Una questione di fiducia

By on Apr 28, 2014 in Comunicazione, Contemporaneità

La filosofa, semiologa, psicoanalista e molte altre cose ancora Julia Kristeva ha pubblicato nei giorni scorsi su “La Repubblica” un breve scritto sull’Europa. O meglio: sul tema della depressione in Europa. Chi conosce le sue opere sa bene quanto solitamente sia ardua la sua scrittura, ma in questo caso almeno, il suo pensiero fluisce limpido e immediato.

Quando un paziente depresso ci chiede aiuto – sostiene la studiosa di origine bulgara – il primo obiettivo terapeutico è la ricerca dell’autostima perduta e il dialogo (si noti: dialogo) verte sul senso d’inadeguatezza che il paziente avverte. Così bisognerebbe fare, sostiene la Kristeva, anche per il “paziente Europa” per aiutarlo a uscire dalla depressione in cui è caduto.

Semplice, no? E pure sensato: cos’altro ha del resto fatto Franklin Delano Roosevelt, il più grande presidente degli Stati Uniti, se non lottare per ridare entusiasmo e coraggio e fiducia al suo paese?

Domanda retorica: come mai nel nostro povero, piccolo spaventato paese, chi sta provando a ridare fiducia e coraggio è quotidianamente sbeffeggiato? Perché mai si fatica a comprendere (o non si vuol comprendere del tutto) che la sola via di salvezza da qualunque crisi (personale, matrimoniale, economica, sportiva, individuale, collettiva) è la FIDUCIA? “Io ho fiducia in te; tu hai valore, sei importante: se ti impegni, se ci impegniamo, ce la possiamo fare. Ne usciremo, vedrai. E staremo meglio di prima” è il mantra antidepressivo. Al quale, ovviamente, devono seguire i fatti.

PS

Leggo ora sui giornali on-line: “Buone notizie per le speranze di ripresa economica in Italia. La fiducia dei consumatori ha raggiunto ad aprile un livello di 105,4 punti, dal 101,9 di marzo. Si tratta della quota più alta da gennaio 2010, secondo i dati raccolti dall’Istat. Un innalzamento che per Paolo Mameli, economista del Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, “conferma che la promessa di sgravi fiscali ha avuto un impatto sulla fiducia delle famiglie, e potrà averlo anche sulla spesa finale nel momento in cui sarà implementato”.