Viandante

By on Mar 23, 2014 in news

Chi anche solo in una certa misura è giunto alla libertà della ragione,
non può non sentirsi sulla terra nient’altro che un viandante.

Note a margine di un film che non ho visto

By on Mar 12, 2024 in Contemporaneità

Non ho visto “La zona di interesse” e non ho intenzione di vederlo. Quel che dovevo sapere l’ho saputo leggendo recensioni d’autore. Magistrale quella di Wlodek Goldkorn (l’ho copia-incollata sulla mia bacheca fb). Non posso vedere “La zona di interesse” per la stessa ragione che mi preclude la vista de “Il pianista” di Polański e mi ha impedito di vedere per intero “La lista di Schindler”. Diciamo che come pare esista la sindrome di Stendhal e pure quella di Stoccolma, io soffro di quella da Shoah. Nel senso che ogni immagine, rievocazione, ricostruzione (proseguite voi) della più grande catastrofe della modernità mi risulta dolorosa al punto di impedirmi di andare oltre. Andare oltre, ecco il punto. E’ per questo che trovo disgustoso quando un adulto senziente – non quindi i piccini, i cui apparati critico-cerebrali sono ancora in via di formazione – definisce “genocidio” la...

Malattie senili

By on Mar 2, 2024 in Contemporaneità

Leggo oggi su “Repubblica” che Roberto Cenati, presidente dell’Anpi provinciale di Milano, ha annunciato le sue dimissioni. Non ho la più pallida idea di chi sia Roberto Cenati, nel senso che le sue scelte politiche mi sono perfettamente sconosciute. Condivido tuttavia sino all’ultima sillaba affermazioni come questa: “Il mio problema fondamentale è che non sono più d’accordo con linea di Anpi nazionale, mi dimetto sia dalla presidenza di Anpi Milano sia dal comitato antifascista, perché non mi riconoscono in questioni fondamentali, tra cui l’uso della parola ‘genocidio’ per quanto riguarda il popolo palestinese. Il 9 marzo Cgil e Anpi nazionale hanno convocato una manifestazione nazionale a Roma con lo slogan “impedire il genocidio”. Un termine che ha un significato ben preciso, dato che si intende sterminio pianificato a tavolino di un intero popolo. Cosa che non si può dire che...

Un giorno qualcuno ti chiederà

By on Feb 27, 2024 in Comunicazione, Contemporaneità, Scienze

Preambolo Così, un giorno qualunque – giusto nel momento in cui l’esaurirsi del dentifricio ci sorprende con lo spazzolino in mano – scopriamo che un numero incredibilmente grande di persone è convinta che la Terra sia piatta; e un numero ancora più grande che l’uomo non abbia mai posato piede sulla Luna. Disgrazie tutto sommato tollerabili come le piccole bugie degli anziani, se non fosse che fanno naturale corona alla più disgustosa diceria dell’untore: la Shoah come opera d’invenzione delle perfide menti ebraiche. Perché ciò accada resta un mistero. Forse perché la scienza è incomprensibile? La scienza genera angoscia E’ accaduto nel Seicento, secolo “scientifico” quanto mai. E poi ancora a cavallo tra Settecento e Ottocento, con l’esplosione incontrollabile di complottismi e manie di persecuzione. (Ne parla in modo memorabile I. Berlin nel suo “Le radici del Romanticismo”; ho...

Xe pèso el tacòn del buso

By on Feb 12, 2024 in Contemporaneità

Temo che l’ambasciatore israeliano Alon Bar abbia torto. A proposito delle accuse di genocidio mosse dal cantante Ghali a Israele, il diplomatico ha affermato: “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”. Penso abbia torto per due ordini di motivi. La censura, di qualsiasi tipo e forma, censura, non ha nulla a che vedere con i principi di paese democratico; in secondo luogo Sanremo è per definizione il luogo ideale di chi è disposto a denudare sul palco pure la zia Peppina pur di ottenere uno scampolo di notorietà. Forse l’ambasciatore non sa che l’era delle dichiarazioni “superficiali e irresponsabili” ebbe inizio nel lontano 1970. La bomba alla Banca dell’Agricoltura era esplosa da poche settimane e lo scontro sociale aveva raggiunto livelli altissimi. Ma l’ineffabile Celentano...