Tema: l’immagine dell’estate

By on Set 19, 2017 in Contemporaneità

Ci ho pensato su e sono giunto alle seguenti conclusioni:

 

  1. Sono da escludere le immagini di potenti-dementi tipo Trump vs. Kim, come pure i disastri naturali che sempre meno “naturali” paiono essere.
  2. Bocciate le cartoline delle vacanze felici, le mamme, le nonne le zie, come pure le insopportabili effigi di Fuffi, Pino e Gino, cani, gatti e canarini.
  3. Tentato dalla tenerezza del bimbetto aussie-flippino ucciso a Barcellona divulgata nella speranza fosse disperso
  4. Tentato pure dalla smorfia del grande Bolt nella sua ultima corsa, della serie “punito dagli dèi”

Propongo questa.

 

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L’ho scattata al Luxemburg, il giardino di Parigi che miracolosamente tiene insieme nobiltà e popolo in un connubio festoso di chic autentico e ancor più autentico bling-bling. Al Luxemburg si va per leggere comodamente seduti sulle sedie in metallo come il signore nella foto; per riposare sdraiati sotto gli alberi dopo un tour cittadino massacrante; per giocare, osservare ed essere osservati, flirtare e amoreggiare, prendere il sole e giocare con i battelli nell’acqua della fontana, mangiucchiare, telefonare, darsi appuntamento o anche più semplicemente fancazzare.

Araboni rolexati d’oro con il loro seguito di manze velate, cinesine in vacanza, torme di spagnoli e sudamericani, piccini e piccine con mamme e papà, baby sitter in libera uscita, servette e militari, anziani e anzianissimi pph (passeront pas l’hiver) bianchi, neri, rossi e gialli si mischiano a parigini e parigine doc in un miscuglio vitale che salvaguarda e rispetta la propria e l’altrui diversità. Ovvero, il meraviglioso indecente teatro della normalità. Lo spettacolo che il fanatismo integralista s’impegna inutilmente a interrompere.

Ps Anche questa volta nessuna traccia di Gilberte, purtroppo.