Nel corso di un’intervista al quotidiano cattolico belga Tertio, Papa Francesco ha dichiarato che i media devono essere “limpidi, molto trasparenti, e non cadere nella malattia della coprofilia, che è voler sempre comunicare lo scandalo, comunicare le cose brutte, anche se siano verità. E siccome la gente ha la tendenza alla malattia della coprofagia, si può fare molto danno”. Il Papa ha poi criticato aspramente persone e media che puntano a esaltare lo scandalo attraverso la disinformazione. Dunque i media coprofili, ovvero gli amanti dello sterco, servirebbero piatti fumanti ai coprofagi, ovvero i mangiatori di sterco. Un’accusa tutt’altro che infondata anche se parziale. Nonostante l’impegno profuso da molta stampa italiana, nell’attività coprofila i media “ufficiali” contano infatti sempre meno; basti pensare che la gara di vendita tra “Corriere” e “Repubblica” segna continui...