Appartengo per storia, educazione, snobismo e dna, alla schiera degli antipatizzanti. Quelli che godono come ricci a pindacciare più che a simpatizzare. Quelli che sono quasi sempre contro, che amano sentirsi minoranza, poichè la minoranza – ancorchè a volte pure minorata – è per definizione immensamente più chic delle masse popolari criminaloidi di pasoliniana memoria. Una tendenza che se non adeguatamente contenuta può addirittura portare alla perversa pratica della schadenfreude, il piacere provocato dalle disgrazie che capitano ad altri. Una tendenza di natura che gli ultimi vent’anni di sgoverno del paese hanno irrobustito in modo abnorme, legittimando oltremodo pensieri e atteggiamenti di autodifesa; sicchè di fronte ai disastri del dilettantismo rapace di matrice berlluscoide, diventava automatico guardare oltre, pensando (molto spesso a ragione) che...