“È stata tua la colpa, e allora adesso che vuoi?”

By on Ago 10, 2024 in Contemporaneità

C’ero cascato anche io. Come molti. Anzi, diciamo come quasi tutti. La notizia era ghiotta, troppo: irresistibile l’idea di fare gne-gne alla faccia degli odiati cugini. E quindi, alè, un tripudio di meme sul merdaio che attraverserebbe Parigi e su Macron che stringe la mano (pardon, la zampa) alla pantegana. Insomma uno schifo di Olimpiade dei francesi presuntuosi e incapaci. Invece Claire Michel, l’atleta belga impegnata nelle gare del Triathlon, non ha mai contratto l’escherichia coli e non è neppure mai entrata in ospedale. La Senna non c’entra una mazza. È stata lei stessa a dichiararlo su twitter. Giunge voce che la “notizia” sia l’ennesimo frutto avvelenato della propaganda russa. E questa volta non si tratta di un fake. Escluso dai giochi, messo al bando dal mondo libero, in difficoltà per l’iniziativa militare ucraina, Putin fa del suo meglio per denigrare l’Occidente...

Bling Bling Academy

By on Ago 6, 2024 in Contemporaneità

Immaginate se Joseph Conrad, nato a Berdyčiv città polacca oggi ucraina, vissuto in giro per il mondo e finalmente approdato in Gran Bretagna, avesse visto la finale olimpica dei cento metri disputata ieri, giusto un giorno e cento anni fa dopo la sua morte. Se non vi garbasse Conrad (ma perché non dovrebbe?) pensate a un altro grande (grandissimo) letterato inglese, quel tal Rudyard Kipling nato a Bombay nella così detta India Britannica da devoti sudditi della Regina Vittoria, che ha reso infinitamente meno infelice l’adolescenza di milioni di fanciulli nel mondo. Due istituzioni: nelle loro opere celebrano l’idea eminentemente tardo romantica di virtù sportiva, il saper competere mantenendo anche nello spasimo dell’agone quel particolare atteggiamento che nel mondo anglosassone viene chiamato “grace under pressure”: la capacità di mantenere la calma, la compostezza, il garbo e la...

Due donne

By on Ago 4, 2024 in Contemporaneità

La prima donna si chiama Julien Alfred, oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi. La foto la ritrae nel suo bronzeo splendore di vincitrice orgogliosa e soddisfatta. Julien Alfred gareggia per Santa Lucia, isoletta caraibica che pare un franchising delle note mozzarelle industriali di mediocre qualità. Wiki m’informa che a Santa Lucia (o Saint Lucia se preferite) prosperano 180mila abitanti, più o meno come Modena. La seconda si chiama Kimia Yousofi. Ha corso ed è arrivata ultima, anzi ultimissima. Le foto la ritraggono con il volto dolente delle Marie che assistettero alla morte di Gesù; ma Kimia, contrariamente a Maria Vergine, Maria di Cleofa e Maria Maddalena che pur disperate contavano sulla resurrezione del Cristo, non ha grandi speranze. Così non le resta che affidare a un messaggio scritto sul pettorale il grido di dolore delle donne afgane abbandonate alla mercè dei...

La processione fluviale

By on Lug 30, 2024 in Contemporaneità

Riavvolgiamo il nastro olimpico e torniamo per un attimo alla processione fluviale. Barche, barchette e barconi intervallati da quelli che al confronto parevano transatlantici e forse l’atlantico potrebbero attraversarlo in sicurezza. Guardavo lo spettacolo pensando a come sottraendo centralità agli atleti la regia l’aveva attribuita alle nazioni, sottolineando in tal modo le pur inevitabili gerarchie. Si potrà obiettare che questo avviene sempre all’inaugurazione delle olimpiadi; ma era la consistenza, diciamo pure il diverso tonnellaggio dei natanti, a rimarcare in chiave meramente strutturale, il ruolo di ciascuna delegazione. Assistevo alla sfilata delle nazioni secondo un ordine pressocché alfabetico, quando ho scoperto che di alcuni paesi non conoscevo neppure l’esistenza, mentre di altri faticavo ad azzeccare la collocazione geografica; per soprammercato non ho potuto evitare di...