Lezione definitiva

By on Nov 30, 2024 in Comunicazione

“L’accusa strumentale del genocidio proietta sull’intero Stato di Israele e su tutto il popolo israeliano — non solo sul pessimo governo in carica — l’immagine del male assoluto. Una demonizzazione ingiusta, ma anche controproducente per le prospettive di pace e convivenza. Ogni riduzione dell’altro a mostro, ogni cancellazione manichea delle sue ragioni — vale per i sostenitori acritici dei palestinesi, ma vale specularmente anche per i sostenitori acritici del governo israeliano — serve solo a perpetuare la guerra, a rinsaldare la trappola dell’odio e ad allontanare il giorno in cui potrà, dovrà sorgere uno Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele. In terzo luogo, la cultura antifascista e antitotalitaria ha avvertito da sempre le implicazioni velenose delle operazioni di negazionismo, riduzionismo, relativizzazione, distorsione o banalizzazione dei genocidi. Di lì passano...

“Dove vai se la banana non ce l’hai?”

By on Nov 23, 2024 in Arte

Se risvegliato da opportuno sfregamento il Genio della Lampada mi chiedesse di quale onnipotenza vorrei sfacciatamente approfittare, penso che tra l’essere il Direttore Generale del Mondo o l’Uomo più Ricco del Pianeta sceglierei di diventare Ministro dei Saperi, a condizione di non avere limiti, né obblighi o controlli. Il Primo Atto della mia potestà: quadruplicare lo stipendio degli insegnanti elementari e triplicare quello di tutti gli altri affinché il mestiere possa riconquistare una quota dell’antica considerazione e rispetto. Il Secondo Atto riguarda i criteri di assunzione, mantenimento in ruolo e percorsi di carriera. La più importante competenza, quella decisiva, è l’Eros. Senza carica erotica, la dote che rende eccitanti anche le lezioni di analisi logica e di trigonometria, non c’è paideia ma banale trasmissione di qualche tecnica destinata ad essere scordata nello spazio...

Leggere

By on Nov 20, 2024 in Letteratura

Sono un lettore dilettante. Leggo per godere. Mai comprato un libro perché vincitore di un premio, sempre prediletto il catalogo alle “novità”. Mai comprato un libro promosso dalla recensione di un altro scrittore. Sempre seguito l’estro, il caso, la nota a margine di un amico, la menzione di un perfetto sconosciuto nei confronti del quale ravviso un’ipotesi di affinità. Non tutti i libri sono calze di lana o camicie di lino che si acquistano in base alla stagionalità. I migliori, i più sorprendenti, sono quelli che scegliamo pensando possa nascere una relazione. Non importa se non li leggiamo subito. I libri sono come il vino, vanno fatti maturare. Solo il tempo ci dirà se valgono il nostro tempo, risorsa non rinnovabile. Ci sono libri che hanno atteso venti o trent’anni fiduciosi che prima o poi li avremmo ascoltarli. Ci sono libri che abbiamo aperto e rinchiuso una, due, dieci...

Quattro matrimoni e un funerale

By on Nov 13, 2024 in Contemporaneità

Reduci da una camminata sui monti, troppo stanchi per aprire un libro, ci siamo arresi a “Quattro matrimoni e un funerale” il meno peggio offerto dal televisore tecno-povero (variante: tecno-qualunquista) di cui disponiamo. Guardare per l’ennesima volta un film non è una cosa saggia; se rileggi Pinocchio o la Metamorfosi scopri quanto sei cambiato; se rivedi un film (cartoni animati esclusi) la prima cosa che ti viene in mente è l’insopportabile lentezza dell’essere. Eppure (nonostante l’insopportabile lentezza dell’essere) è stato utile. Innanzitutto abbiamo potuto verificare per l’ennesima volta che i protagonisti di “Quattro matrimoni e un funerale” – uomini e donne tra i 30 e 35 anni – soffrono di “patè d’animo” tragicamente simili ai nostri quando eravamo suppergiù quindicenni e già a sedici eravamo più sgamati. Uno dei personaggi muore d’infarto (serve per la scena...