Pare che il presidente della Turchia Erdogan a proposito delle affermazioni di Papa Bergoglio sullo sterminio degli Armeni compiuto dai Turchi nel 1915, abbia affermato: “condanno il Papa e lo invito a non ripetere questo errore… Non permetterò che gli eventi storici siano deviati dal loro corso in una campagna contro il nostro Paese e la nostra nazione”.
Oh, perbacco, presidente. Cosa mai farà nel caso in cui il Papa seguitasse nell’errore? Cancellerà Twitter, You Tube e Facebook? Manderà la polizia a manganellare? O lo caccerà in prigione come accade di norma alla stampa “non allineata” del suo paese?
Cento milioni di Turchi sono tanti, e anche il così detto “fianco Est” della Nato ha la sua importanza. Ma la rimozione – o peggio: la negazione – della storia hanno un prezzo ancora più alto. Il dovere-diritto di cercare la verità e la responsabilità, non importa quale sia il costo, è il vero, il solo, valore non negoziabile: è la menzogna che ci rende schiavi.
Je suis Charlie, ma anche Francois se in ballo c’è la libertà di espressione e la ricerca della verità storica.