Questa è la storia di un figlio alla ricerca di un padre. Ma tratta anche di una tecnica letteraria che si chiama “narrazione ad anello”. Credo sia difficile iniziare in modo più noioso; tuttavia se preciso che la “narrazione ad anello” contraddistingue come si racconta una storia in Occidente dall’Odissea in poi, forse ho la speranza di far crescere di un buon 0,5% la probabilità di essere letto. A ben vedere anche questo è uno dei problemi tipici della narrazione in Occidente, al tempo in cui non si ha tempo né voglia di leggere: le storie devono essere brevi, magari declamate come ai tempi di Omero, così le si può ascoltare in auto, facendo colazione, oppure in bagno quando ci si fa la barba come si dice per decenza, perché altro non si può nominare per via che al signor Zuckerberg non garba e l’algoritmo ti boccia. Ai tempi dei tempi c’era l’aedo, beninteso se eri sufficientemente...