Homophrosyne

By on Apr 25, 2022 in Letteratura

Questa è la storia di un figlio alla ricerca di un padre. Ma tratta anche di una tecnica letteraria che si chiama “narrazione ad anello”. Credo sia difficile iniziare in modo più noioso; tuttavia se preciso che la “narrazione ad anello” contraddistingue come si racconta una storia in Occidente dall’Odissea in poi, forse ho la speranza di far crescere di un buon 0,5% la probabilità di essere letto. A ben vedere anche questo è uno dei problemi tipici della narrazione in Occidente, al tempo in cui non si ha tempo né voglia di leggere: le storie devono essere brevi, magari declamate come ai tempi di Omero, così le si può ascoltare in auto, facendo colazione, oppure in bagno quando ci si fa la barba come si dice per decenza, perché altro non si può nominare per via che al signor Zuckerberg non garba e l’algoritmo ti boccia. Ai tempi dei tempi c’era l’aedo, beninteso se eri sufficientemente...

Quattro colpi, uno alla testa

By on Mar 28, 2022 in Contemporaneità, Letteratura

Non ho la pretesa che delle persone normali, cioè normalmente dotate di buon senso, siano disposte a sciropparsi le 370 pagine de “La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja. Eppure, contrariamente alle “Letture facoltative” della divina Szymborska, bisognerebbe diventassero una lettura obbligatoria. Come dovrebbe esserlo la nostra Costituzione, citata da molti e ignota ai più. Lettura obbligatoria di un capitolo (un articolo) settimana da compiersi nei circoli ricreativi dopolavoristici, nelle sedi dell’ANPI e in quelle, se esistono ancora, dei movimenti e dei partiti che dicono di riconoscersi nella Costituzione della Repubblica. “La Russia di Putin” della Politkovskaja può essere letto come un giallo o, indifferentemente, come un racconto dell’orrore. La testimonianza documentata in modo accurato sino allo sfinimento di come, dopo un breve periodo di ubriacatura libertaria frutto...

Doppio scandalo

By on Gen 16, 2022 in Letteratura

Ho incontrato Daniel Mendelsohn leggendo una recensione. Non cito l’autore. Fa parte della compagnia di giro che se le dice e se le canta scambiandosi aggettivazioni (indimenticabile, imperdibile, il meglio degli ultimi dodici mesi) come chicchi di granturco per attirare i piccioni. Ho usato il verbo incontrare perché gli autori si incontrano quando vogliono gli dèi. Come le storie d’amore non sono previste programmazioni. E’ un’epifania, avviene solo nella virtualità discreta della pagina, mai – assolutamente mai – nei cafarnao dei festival e dei reading. Saper narrare è già un miracolo, perché mai pretendere che l’autore sappia anche commentare con intelligenza ciò che ha scritto e – iddio ne scampi e liberi – persino sappia leggere con maestria le sue pagine? Scrivere e recitare, si sa, sono due arti lontane tra loro come il tofu dal gorgonzola. L’autore le cui pagine ci...

L’anno del pensiero magico

By on Dic 27, 2021 in Letteratura

Ho sempre temuto il pensiero magico. Sentimento che nel tempo si è trasformato in insofferenza. Un conto è leggere “Il ramo d’oro” di Frazer o i lavori di Malinowski sulle credenze soprannaturali nelle società primitive, un altro è imbattersi in “pensieri magici” nella quotidianità di un mondo che ha la presunzione di ritenersi moderno ed evoluto. In proposito mi pare illuminante la tesi di Sigmund Freud: il pensiero magico dell’uomo primitivo è simile a quello del bambino, entrambi ritengono che la realtà sia influenzabile secondo i propri desideri; magia intesa come onnipotenza del pensiero, caratteristica che secondo Freud accomuna bambini, animisti e adulti nevrotici.  Naturalmente un conto sono le invenzioni dell’infanzia (Walter Benjamin ce ne offre una melanconica testimonianza nella raccolta di racconti autobiografici “Infanzia berlinese”) un altro le follie di chi...