Andiamo con ordine. Undici settembre, anniversario delle Torri; il giorno dopo, primo dibattito televisivo Harris-Trump. Tragedia e commedia unite da un denominatore comune, la menzogna. Un filo più esile del cavo che sorresse quel matto di Philippe Petit nella traversata da una torre all’altra, ma infinitamente più robusto. Giusto per dirne un paio, i mangiatori di gatti a Springfield a braccetto con le famose “responsabilità ebraiche” nel crollo delle Torri. Scrivo queste note pensando che la falsificazione dei fatti è la più sperimentata tecnica per la conquista del potere. Alcuni procedono scientificamente programmando la menzogna, altri inventano all’impronta. Non è detto che i primi, i pianificatori, abbiano più successo dei secondi: le masse adorano le improvvisazioni, e quanto più le bugie sono sfacciate e inverosimili tanto più riscuotono successo. Gli esempi made in Italy ci...