Per lungo tempo Wlodek Goldkorn si è occupato dei libri degli altri. Per nostra fortuna ora si occupa prevalentemente dei suoi. Non è facile definire i suoi lavori. Tecnicamente sono saggi resi visionari e poetici dalla tensione morale che li attraversa: Goldkorn scrive per comprendere, per dare una spiegazione a sé stesso prim’ancora che al lettore. Purtroppo all’oggetto della sua riflessione è impossibile dare risposta: perché il paese più evoluto d’Europa ha generato la Shoah? perché l’ebreo è il bersaglio preferito di chi ha bisogno di odiare? perché la modernità è il detonatore dell’antisemitismo? come possiamo tutelare la memoria di ciò che è stato affinchè non si ripeta mai più? Le tesi che sostiene, le parole che sceglie – miracolo di una lingua appresa in età adulta – sono il risultato di chi di fronte all’assurdità del male assoluto non rinuncia al dovere della distinzione:...