Leggere

By on Nov 20, 2024 in Letteratura

Sono un lettore dilettante. Leggo per godere. Mai comprato un libro perché vincitore di un premio, sempre prediletto il catalogo alle “novità”. Mai comprato un libro promosso dalla recensione di un altro scrittore. Sempre seguito l’estro, il caso, la nota a margine di un amico, la menzione di un perfetto sconosciuto nei confronti del quale ravviso un’ipotesi di affinità. Non tutti i libri sono calze di lana o camicie di lino che si acquistano in base alla stagionalità. I migliori, i più sorprendenti, sono quelli che scegliamo pensando possa nascere una relazione. Non importa se non li leggiamo subito. I libri sono come il vino, vanno fatti maturare. Solo il tempo ci dirà se valgono il nostro tempo, risorsa non rinnovabile. Ci sono libri che hanno atteso venti o trent’anni fiduciosi che prima o poi li avremmo ascoltarli. Ci sono libri che abbiamo aperto e rinchiuso una, due, dieci...

Strani scherzi

By on Ott 23, 2024 in Letteratura

    Ho l’abitudine di leggere più libri contemporaneamente. Passo da un argomento all’altro come un tempo a scuola, quando le materie si succedevano senza soluzione di continuità. È un metodo avvincente quanto pericoloso. Con l’avanzare dell’età è sempre più concreto il rischio di smarrire la struttura dimostrativa che sorregge la tesi (o le tesi) del saggio che stiamo leggendo. Cosa ricorderemo dopo una settimana, un mese, un anno, è un mistero della fede. Ci consola il fatto che di norma ogni libro, anche il più luminoso, contiene un’idea, al massimo due. Quell’idea è come un punto forte fissato per l’eternità sulla lavagna della nostra coscienza; purtroppo gli aspetti più straordinari e più squisiti di un trattato, di un saggio, di un testo scientifico, “andranno persi come lacrime nella pioggia”. Ricordiamo perfettamente il concetto alla base di “Mimesis”, il capolavoro...

La sindrome di Stoccolma

By on Ott 9, 2024 in Letteratura

Giovedì i vecchioni di Stoccolma assegnano il Nobel per la Letteratura. La scadenza la ricorda la rubrica di Emiliano Morreale pubblicata sul “Venerdì” del 4 ottobre. Morreale segnala un nome “poco noto, che da qualche anno circola tra i candidati ideali, che lo meriterebbe”. Trattasi di Gerald Murnane, australiano di anni 85. Di lui apprendo che scrive solo a macchina, non ha la tv e non si è mai mosso dal suo pur immenso paese perché non gli garba l’aereo. Non ho letto neppure una riga di Murnane, signore di cui ignoravo anche l’esistenza. Provo per lui un’istintiva simpatia: la sua faccia pare uscita da un film di Peckinpah. La convinta diffidenza nei confronti del trasporto aereo me lo fanno poi sentire “mio simile, mio fratello”. Ma di cosa stiamo parlando? La candidatura sostenuta da Morreale, buona o cattiva che sia, porta in primo piano una questione largamente irrisolta....

Libro vivente

By on Ott 3, 2024 in Letteratura

  Libro bello = film brutto è una proposizione largamente condivisa dal popolo dei lettori, come pure il suo esatto contrario. Nulla di arcano, per carità. Si tratta della difficoltà di realizzare un salto di specie che il più delle volte si rivela semplicemente impossibile. Neppure il grande (grandissimo) Visconti riuscì a mettere in pellicola “Du côté de chez Swann” mentre il miracolo gli riuscì con “Il Gattopardo”. Se invece il testo è men che mediocre, il conflitto tra specie non solo non esiste, ma addirittura la modestia letteraria semplifica la vita dello sceneggiatore ed esalta il talento del regista. (Certo, è una tesi al pelo dell’aporia: nel caso di “Colazione da Tiffany” è meglio il film o il libro? Prego astenersi fan di Audrey). E veniamo al pretesto di questa madeleine: Fahrenheit 451. “Edito in Italia anche con il titolo “Gli anni della fenice” è un romanzo di...