L’isola che non c’è

By on Set 14, 2017 in Filosofia

“Retrotopia” (Editori Laterza) è l’ultimo saggio di Zygmunt Bauman. Come ogni suo altro lavoro anche questo è un libro a tesi. Dopo l’età delle utopie del futuro e poi quella che ha negato ogni utopia, oggi viviamo l’epoca dell’utopia del passato. La nostra è l’epoca dell’incertezza, il futuro da radioso che era all’Inizio del Novecento si è fatto oscuro, gravido di minacce e pericoli, sicchè crollati sogni e progetti collettivi, anche l’idea di progresso si è privatizzata al punto che il “mio” progresso non corrisponde più necessariamente al “tuo”, anzi confligge. La politica, lo strumento per eccellenza per modellare il futuro, ha fallito sostiene Bauman; oggi invece di “inventare futuro” ha traslocato armi e bagagli nelle stanze assai più confortevoli della memoria collettiva, lo spazio...

L’ordine del tempo

By on Giu 30, 2017 in Filosofia, Scienze

Ci sono letture che hanno il dono di risuonare a lungo nella mente nonostante le asperità le rendano più impegnative di una domenica all’Ikea. “L’ordine del tempo” (Adelphi, 14 euro) di Carlo Rovelli è una di queste. Carlo Rovelli persegue i tre doveri aurei dello scienziato, più un quarto: ricerca, insegnamento, divulgazione scientifica. Se l’importanza delle prime due è intuitiva, la terza è diventata vitale. Quando la collettività smette di riconoscere alle istituzioni scientifiche e al “fare scienza” il ruolo di agenti di progresso e civilizzazione, sono guai e grossi: il medioevo prossimo venturo è dietro l’angolo. Così tra una gara e l’altra a chi ne sa di meno ma urla di più, fare divulgazione scientifica sta diventando più importante del fare ricerca. Solo le società che sanno distinguere i miti dai fatti, le saghe dalle dimostrazioni e le leggende...

Pensieri autonomi

By on Gen 23, 2017 in Comunicazione, Filosofia

Già dalla prefazione si comprende che Maurizio Ferraris dev’essersi divertito più che abbastanza nello scrivere “L’imbecillità è una cosa seria” (Il Mulino, 12 euro). L’ironia, la capacità di unire registri diversi esplorando la cultura “alta” e quella “bassa”, in questo perfetto sodale di Eco, rendono estremamente stimolante la lettura anche dei suoi scritti più ostici. Teorico del realismo positivo (“È banale dirlo, ma conviene non dimenticarlo: è la realtà che salva, non l’illusione”) insegna Filosofia teoretica all’Università di Torino dove dirige il Laboratorio di ontologia). Ferraris sostiene che “ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli”. Impossibile dargli torto: e infatti l’agile volumetto mette insieme una quantità di imbecillità assortite dove, ad esempio, Popper è in buona compagnia insieme a Rousseau...

Ucci ucci sento odor di…

By on Dic 18, 2016 in Filosofia

“L’antisemitismo” (Pierre-André Taguieff, Raffaello Cortina, 13 euro) non è esattamente quel che si definisce una strenna, anche se, alla luce degli sconfortanti dati di lettura, è lecito chiedersi che fine faranno i libri regalati a Natale. Eppure questo piccolo saggio andrebbe fatto leggere “con le buone o con le cattive”, come dicevano un tempo ai loro piccini i genitori sanamente privi di eccessive sovrastrutture pedagogiche. Si tratta di un libro illuminante già a partire dal titolo: l’autore contesta infatti la congruità del termine “antisemitismo” che pure usiamo comunemente, poiché “gli ebrei a causa dei numerosi meticciati, non sono “semiti” nel vecchio senso etnico del termine, e non tutti i “semiti” sono ebrei, poiché anche gli arabi erano considerati “semiti”. Un’ignoranza sulla quale si potrebbe pure sorridere (sono infinite le cose che non conosciamo…) se non fosse la...