Corsi, ricorsi e concorsi (di colpa)

By on Mar 23, 2015 in Filosofia

Seduto sulla mia poltrona giallo Van Gogh rumino la mia consueta macedonia filosofica passando con serena incoscienza dall’ultimo dialogo tra Paolo Flores d’Arcais e Maurizio Ferraris (Micomega 2/2015) sul nuovo realismo, al saggio di Ferraris sul Kant (Goodbay Kant!, Bompiani) per atterrare voluttuosamente sul “Sant’Agostino” di Carlo Chiurco. Un vagabondaggio mentale all’insegna della chiarezza espositiva e della facilità di lettura (da non confondersi con la facilità di comprensione). Una festa, insomma. Pura e semplice ingordigia, bulimia infantile ispirata dal fatto che gli autori citati, a differenza di molti stimati professionisti del bla-bla filosofico, hanno realmente delle cose da dire e le dicono in modo chiaro e comprensibile. Questo rende accessibile la lettura e al tempo stesso la complica: il pensiero comunicato in modo chiaro e...

Gianni o della Verità

By on Feb 22, 2015 in Filosofia

“C’è una virtù che ha fatto la sua comparsa nel V secolo avanti Cristo e di cui si sono perse le tracce nel V secolo dopo Cristo. Il suo nome è parresia. Il suo significato è: “Dire la verità”.   La mai abbastanza lodata BC mi segnala un’articolo di Le Monde. Riguarda un convegno tenuto nei giorni scorsi a Parigi. Il tema, indovina indovinello, riguarda ancora monsieur Heidegger e il suo rapporto con gli ebrei. Temo che dopo questa premessa tre quarti dei quattro sfaccendati che affettuosamente insistono a seguire le mie madeleine chiudano il loro browser e mi mandino, sia pur molto affettuosamente, ad espletare i miei processi peristaltici. Non fatelo, vi prego. Continuate a leggere: il tema non è il macellaio di Meßkirch, ma la verità. Come ben sappiamo, organizzare un convegno di filosofia non è come una partita a freccette. Ci vogliono mesi, se...

Niente di nuovo sul fronte occidentale

By on Feb 15, 2015 in Contemporaneità, Filosofia

Terminato di leggere “Eppure non sono un pessimista” di Enrico Filippini. Operazione editoriale di Castelvecchi che mette insieme due conversazioni dell’autore con Jurgen Habermas e un saggio di Giacomo Marramao sul tema del Moderno. Le conversazioni con il filosofo tedesco risalgono al 1976 e al 1988, anno della morte di Filippini. Sono passati molti anni, apparentemente un’enormità, dal tempo in cui Habermas si interroga sulla “distruzione della comunicazione” in una società in cui gli “spazi vitali”, la Lebenswelt, si riducono a causa dell’invadenza degli apparati di controllo sociale. Eppure leggendo il testo di Filippini con il brontolio delle cannonate russe e il frastuono dei kalašnikov Jihadisti nelle orecchie, il tempo sembra dare ragione alla (strampalata) teoria di Nietzsche sull’eterno ritorno; alla distruzione...

Manifesto del nuovo realismo

By on Gen 30, 2015 in Contemporaneità, Filosofia

Il “Manifesto del nuovo realismo” di Maurizio Ferraris (Editori Laterza, 8,50 euro) è l’ennesima dimostrazione di come, meccanica quantistica esclusa, sia possibile parlare con chiarezza, semplicità e immediatezza di qualunque argomento senza perdere un centimetro di profondità e di consistenza. Perchè consiglio vivamente di leggere il “Manifesto del nuovo realismo”, un saggio di filosofia? Per quattro ottime ragioni.   Per comprendere il significato e la portata storica del post-modernismo e del cosidetto pensiero debole, ovvero le filosofie che postulando la fine delle ideologie negano in quache modo l’esistenza della realtà fattuale (“non esistono fatti, ma interpretazioni”)   Perchè è al pensiero post-moderno (“il mondo non esiste, è una nostra costruzione concettuale”) che bisogna imputare la paternità della...