Idealista

By on Giu 27, 2021 in Comunicazione, Contemporaneità

La pubblicità, ormai lo sanno anche i paracarri, non ha mai inventato niente. Contrariamente ad ogni altra forma di comunicazione, la pubblicità non precede, non anticipa, non determina nessun cambiamento. Nel migliore dei casi lo annuncia. Come il solerte commercialista e l’avveduto notaio, la pubblicità annusa lo spirito del tempo e sagacemente lo rende manifesto. È stato così al tempo del “chi vespa mangia le mele” e del “cuore di panna”, campagne dedicate ad una nuova generazione di adolescenti finalmente liberi di scoprire (e in qualche misura pure praticare) sentimenti ed emozioni. Inutile (ingiusto?) chiederle di più. La pubblicità, soprattutto quella “buona” cioè fatta bene, misura la sua ontologia attraverso una sola metrica: le vendite. Tutto il resto – notorietà, reputazione, moralità – sono le fole che il bravo pubblicitario sa di dover raccontare (e, dall’altra parte della...

Inediti

By on Mag 11, 2021 in Contemporaneità, Letteratura

Questo è un post sulla letteratura. Più precisamente sulla pornografia in letteratura. Quindi se non vi garba l’argomento non dite che non vi avevo avvertiti. Forse ero un po’confuso. O forse solo distratto. Quella distrazione che nasce dalla noia. Insomma, ho commesso un errore. Di solito non ci casco. Non dico che non ci casco mai, ma quasi. L’ho fatto anche se sapevo che non avrei dovuto. Non si fa e basta. Sì, ieri sera ho letto l’inedito. Non tutto. Quasi tutto. A mia discolpa vorrei precisare che stavo in bagno. Si sa cosa succede in bagno, non fate finta di non capire. Si ha bisogno di qualcosa da leggere che ci faccia compagnia senza troppe pretese. Un giornale, o meglio una rivista di quelle che vendono insieme giornale. Una cosa leggera insomma. Invece non c’era nulla da leggere che non avessi già letto. E il saggio di XY sulla rivoluzione industriale in Inghilterra era un...

Un cuore di feltro

By on Mag 3, 2021 in Contemporaneità

Guarda laggiù, la vedi? C’è una luce in fondo al tunnel. E ora che, lentamente, faticosamente, stiamo tornando alla normalità, la domanda non so se più lecita o più doverosa è: come sarà la nuova normalità? Che altro non è che chiedersi di che colore, forma e dimensione sarà il cambiamento. Come insegna la saggezza eraclitea, “Niente perdura tranne il cambiamento”. Che è un bel modo di mettere le mani avanti ed evitare di pigliarsi responsabilità; purtroppo, se è acclarato che tutto cambia (Impero russo escluso, quello è la sola cosa nell’universo mondo che non cambia neppure di una virgola) la domanda è come cambierà. I digital addicted, quelli che campano a pane e app, si fanno belli con le statistiche. Secondo loro l’esplosione dell’e-commerce e di tutti gli altri cazzabbubboli ai quali la pandemia ci ha abituato, segnano un punto di non ritorno; in tal senso Bezos può stare...

Fahrenheit 2021

By on Apr 30, 2021 in Contemporaneità

Viviamo tempi davvero interessanti. Forse non ve ne siete ancora accorti, ma c’è grande entusiasmo in giro. Uno non fa in tempo a convivere con l’idea che un sacco di persone apparentemente sane di mente si beva le fole di QAnon, che zac!, saltano fuori i teorici della carcerazione alternativa, la teoria giudiziaria secondo la quale un condannato per fatti di sangue può usufruire di un pratico modo di scontare la pena – un tempo si sarebbe detto “in comode rate trentennali” – vivendo tranquillo nel centro di Parigi. (Le vittime, i parenti delle vittime sentitamente ringraziano). Ma le notizie che giungono dal paese a stelle e strisce, il paese della libertà che nonostante tutto continuiamo ad amare, inevitabilmente trasformano in irrilevanti quisquiglie anche le più truci dichiarazioni e in sciocchezzaio le nuove raccolte di firme. Il nuovo made in iuessei che avanza si chiama...