“Il lavoro migliore di una vita di ricerca può saltare fuori per caso: lo si incontra su una strada percorsa per andare da un’altra parte. A me è accaduto così. Quello che è ritenuto il mio miglior contributo alla fisica, ovvero la teoria dei vetri di spin, è nato mentre studiavo un problema di particelle elementari”. L’autore di queste parole è Giorgio Parisi, Nobel per la fisica 2021. Le si possono leggere a pagina 54 del suo libro “In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi” (Rizzoli). E’ una lettura corroborante quella che propone Parisi. Particolarmente di questi tempi. Innanzitutto la sua scrittura è semplice senza essere semplicistica. Quindi si corre il rischio di comprendere ciò di cui parla nonostante le difficoltà intrinseche del tema; in secondo luogo perché questo volumetto stampato su carta di spessore ormai inaudito evita come una visita domenicale...