Tema di questa madeleine è il buon vecchio caro marketing. Avviso subito i miei affezionati lettori che non tratterà di funnel, KPI, neuromarketing, SMO e neppure del tasso di conversione. Ovvero, nessuno dei ferri del mestiere di chi campa markettando on-line. Per carità, per essere importanti lo sono. Soprattutto se si deve giustificare lo stipendio. Tuttavia da tempo ho il sospetto che in un mercato piccolo come il nostro e per di più in un paese demograficamente depresso e di coriaceo conformismo, i “grandi cambiamenti” che l’astuto marketing digitale promette di indurre si riducano a guadagni di quote di mercato calcolabili in miseri decimali. Certo, monsieur De Lapalisse obietterà che un decimalino applicato sistematicamente a milioni di pezzi fa comunque una bella cifra. Ma qui si cerca di ragionare (o sragionare, a seconda dei punti di vista) della divinità pagana evocata in...