L’edizione di questa mattina di Good morning Italia, la rassegna stampa a cui sono abbonato, tra le prime riporta questa notizia: “L’ex dipendente della Cia e della Nsa, Edward Snowden, noto per aver rivelato dettagli di diversi programmi top-secret di sorveglianza di massa dei governi statunitense e britannico, ha ricevuto un passaporto russo e ha giurato fedeltà a Mosca (Guardian)”. Confesso che la frase che più mi ha colpito è “giurare fedeltà a Mosca”. Giuramento compiuto secondo il Guardian (e secondo logica e buon senso) per sventare l’estradizione. Questione di gusti, potrebbe obiettare qualcuno. Sono parecchi anche nel nostro paese quelli pronti a “giurare fedeltà a Mosca” anche senza la necessità di salvarsi da un processo. Anche aggratis, come ormai dicono anche i laureati alla Bocconi. Ora, tralasciando il fatto che lo Snowden in quanto dipendente della Cia avrà a suo...