Una storia in 10 quadri

By on Ago 4, 2023 in Contemporaneità

Si dice che l’estate sia la stagione più propizia per la scialla. Un tempo si sarebbe detto per il dolce far niente (fateci caso, entrambe le espressioni sono divenute titoli di film: il cinema e la pubblicità ingoiano come piante carnivore gli altrui linguaggi). Tuttavia quando “le barche si chiamavano Rosina e Anna e io andavo al lago tre mesi da mia nonna” (cit) l’estate era la stagione delle letture. Oggi le barche le chiamano “Don Fefè” e il massimo dell’impegno sono quattro claim instagrammati. Ma poiché questo è il blog per il ceto medio immiserito, gli otto sciammannati che ostinatamente insistono a leggermi sanno che ci tocca lèggere, anche quando (soprattutto se) non di pagine leggère si tratta. Non è questione di pesantezza. Una lettura pesante molto spesso (se non quasi sempre) è come una cottura inutilmente pesante. La cui pesantezza non dipende dalla peculiarità della...

Stupidario quotidiano

By on Lug 28, 2023 in Contemporaneità

Alle 7.11 l’amico B. mi invia un perentorio whatsapp. Affezionato lettore, pretende una madeleine sul signore âgée che viaggia in treno vestito in stazzonati lini blu d’ordinanza. Ovviamente rifiuto: le mie madeleine, proprio come i famigerati biscotti, hanno il sapore dell’inattualità. E quando ci riesco, pure l’aroma di una piccola sorpresa a conforto degli scioperati che insistono a leggerle. Ma è estate, sicché bisogna andare – come il viaggiatore sul treno per Foggia – avvolti di leggerezza. Due argomenti leggeri come la normale stupidità quotidiana, talmente leggeri che non ce ne accorgiamo neppure più. Il segreto finalmente svelato “Prima pagina”, la newsletter che Maurizio Molinari invia ogni mattina agli abbonati, oggi promette di svelare il segreto più segreto della storia dell’editoria. Riporto integralmente il lancio: “Domani troverete in edicola Robinson, il nostro...

Icone del nostro tempo

By on Giu 29, 2023 in Contemporaneità

E’ più forte di me. Leggo anche la carta del formaggiaro, figurarsi il pacco dei biscotti del Mulino Bianco. Stava lì sul tavolo della cucina, proprio dove deve stare un pacco di biscotti. Ho pensato subito al collega che ha avuto il coraggio di scriverlo quel testo. Alla faccia dell’account (esistono ancora gli account nelle agenzie?) e poi via via su per la “catena di comando e controllo”, come abbiamo imparato a dire sin dai tempi di Desert Storm, quando le notti magiche erano i lampi e i tuoni delle bombe su Bagdad. Immagino il Direttore Creativo: avrà distrattamente approvato; e il Cliente, che dopo lunga e sofferta riflessione, avrà apposto la sua sigla. (Nota: i Clienti riflettono sempre lungamente e dolorosamente). Il risultato (se riesco ad inserire la foto nel punto giusto) lo vedete qui sotto La frase incriminata non è “l’inzuppo perfetto”. E nemmeno “per chi ama inzuppare”....

E poi prende un caffè

By on Giu 26, 2023 in Contemporaneità

Travolto dagli esiti – per altro assai facilmente prevedibili – della morte dell’Arcitaliano, in queste settimane mi sono sforzato di leggere anziché scrivere, impedendomi anche di commentare gli scritti altrui. Ma come sappiamo bene, come una ciliegia tira l’altra così un post (particolarmente quelli intelligenti) genera l’insostenibile prurito dell’indice destro, il più andicappato della val Padana nell’arte del pigiare la qwerty. Terminate le geremiadi in morte di Silvio, il solo vero Arcitaliano dal dopoguerra ad oggi (il povero Malaparte neanche gli spiccia l’ingresso di casa) taciute le ingiurie di coloro che, perduto il nemico ideale (“ladro, mafioso, corrotto, corruttore”) non sanno più a che avversario votarsi, speravo fosse possibile tornare ad occuparsi di comunicazione spicciola, di quella cosa che va sotto il nome di pubblicità ed è (da tempo) la (sola)...