Sillabario all’incontrario

By on Gen 2, 2024 in Contemporaneità

Le parole come la musica vengono logorate dall’ascolto. Usate a sproposito perdono di significato. Ciò che resta è solo suono, fastidioso. Leggerezza “Leggerezza!” a cui puntualmente fa seguito “nel senso di Calvino”. Da qualche anno (dieci o venti?) sono legione coloro i quali abusano della parola divenuta il sostantivo per eccellenza del lessico calviniano. Nelle “Lezioni americane” (straordinario successo editoriale degli anni Ottanta) “Leggerezza” indicava uno dei valori che Calvino considerava alla base della letteratura per il nuovo millennio. Non altro. Oggi questa sfortunata parola condivide il destino della panna in cucina: l’uso improprio avvilisce i commensali e spegne la conversazione. Iconico I pubblicitari, categoria alla quale per mia disgrazia appartengo, hanno bisogno come e più dei poeti di parole nuove. (“…i poeti laureati / si muovono soltanto fra le piante / dai...

Finalmente

By on Dic 11, 2023 in Contemporaneità

Non ho visto “C’è ancora un domani”. Mi rallegra parecchio l’idea che Cortellesi abbia conquistato quel doppio ruolo di interprete e regista tradizionale appannaggio maschile; e in misura ancora maggiore il successo che il suo lavoro sta ottenendo. Le sono grato infine per aver affrontato un tema di grande nobiltà morale prim’ancora che politica: la dignità delle persone. Tuttavia è un film che non vedrò. Spero sia un problema comune a quelli della mia età. Nel qual caso mi sentirei un po’ meno stupido. E’ da un pezzo che non riesco più ad essere spettatore passivo della violenza, in particolare quella di genere. Per dirla tutta, ho interrotto a metà la “Lista di Schindler” e non vedrò mai neppure “Il pianista” di Polański. Lascio ad altri le testimonianze delle donne israeliane torturate da Hamas: mi limito a fidarmi di fonti affidabili. Sento già l’obiezione. Ad essa rispondo che...

E’ scoppiata la Sinnermania

By on Nov 19, 2023 in Contemporaneità

Saranno state le due e venti. Prevenire è sempre stato meglio che reprimere. Particolarmente se in casa impazza una terrier che adora sbragare le scoasse. Scchè prevengo e scendo in cortile. Mentre son lì a suddividere la carta dal cartone, la plastica dall’umido e il vetro da me stesso, sopraggiunge il Mirko; vice cuoco del ristorante sotto casa, maglietta bianca e grembiulone estate e inverno, stazzato come un canotto zodiac nonostante non abbia ancora trent’anni, mi guarda e se ne esce con un come mai non sei a guardare Sinner? Strano. Sino a ieri a Mirko interessavano solo le vittorie dell’Inter e le sconfitte del Napoli. Ma d’un tratto anche Vittoria ha iniziato a cuorare l’altoatesino. Vittoria è una signora très chic che, almeno sino ad oggi, si limitava ad omaggiare il teatro d’avanguardia e la stagione d’opera del Regio di Torino; a lei di sport e di tennis in particolare non...

Uomini verticali

By on Ott 11, 2023 in Contemporaneità

Appartengo ontologicamente al campo della sinistra. Purtroppo non ci posso fare niente: sin dall’asilo sto dalla parte del più debole. Appartenere al campo della sinistra ha assunto nel tempo una quantità di significati. Qualcuno si è perso. Qualche altro ha subito torsioni che l’hanno deformato al punto da renderlo irriconoscibile (“il politicamente corretto” ridotto a parodia totalitaria dalla cancel culture). Molti altri significati non hanno più nulla a che fare con l’idea originaria di “promozione dell’interesse generale”. I fondamentali sono quelli indicati da Norberto Bobbio: “I due valori della libertà e dell’eguaglianza si richiamano l’uno con l’altro nel pensiero politico e nella storia. Sono radicati entrambi nella considerazione dell’uomo come “persona”. Appartengono entrambi alla determinazione del concetto di persona umana, come essere che si distingue o pretende di...