Ti conosco mascherina

By on Gen 28, 2021 in Comunicazione

Nel mercato della comunicazione contemporanea ci sono persone pagate profumatamente per intervenire in caso di sfiga. Se un ascensore si guasta e qualcuno ci rimette la pelle; se una partita di maionese è contaminata dalla salmonella; se la nave da crociera va alla deriva, intervengono gli esperti della così detta “gestione delle crisi” (i milanesi imbruttiti la chiama confidenzialmente crisis management). L’obiettivo del loro lavoro è semplice. Le strategie per conseguilo assai meno. In buona sostanza si tratta di difende la reputazione del brand e dell’azienda che lo esprime. Mestieraccio, ma qualcuno deve pur farlo. La storia della mascherina U-Mask posta sotto sequestro mi pare paradigmatica. Riassumo: l’azienda è indagata per frode; la tesi degli inquirenti è che la capacità di filtraggio sia inferiore (e di parecchio) a quella dichiarata (70-80% vs. 98-99%). Che fa l’azienda,...

Capitani coraggiosi

By on Gen 26, 2021 in Comunicazione

Leggo di un fenomeno nuovo per i media americani, si scoprono orfani di Trump. Le gesta, le sparate e le menzogne (secondo il Washington Post Trump ha mentito 30.573 volte) del più incredibile Presidente degli Stati Uniti d’America, hanno moltiplicato le tirature e gli abbonamenti dei giornali e fatto esplodere la share degli spettacoli televisivi. Una montagna di soldi che ora, con l’avvento della noiosa, prevedibile, ragionevole Amministrazione Biden, rischiano di andare il fumo. Come al solito, l’America ci imita. Dopo la pizza, la mafia e il Presidente Imprenditore, ora l’editoria Usa si scopre affetta della patologia che dopo venti anni di inesausta opposizione colpì “Repubblica” quando il Cav Banana concluse la sua parabola politica. Da un giorno all’altro il giornale scoprì di aver perduto insieme al Nemico anche la propria Identità. Così, anche se non è il caso di scomodare la...

Il lungo inverno del nostro scontento

By on Gen 4, 2021 in Comunicazione

Penso sia importante tornare a questa storia. Non riguarda solo il piccolo mondo della comunicazione, con le sue meschinerie e guerricciole tra bande, quanto quello incommensurabilmente più importante della vita civile. Senza informazione autorevole, affidabile perché verificata e verificabile, il delicato sistema che genera la formazione delle opinioni va in teratogenesi (era un sacco di tempo che avevo voglia di usare questo termine oscuro e terribile che letteralmente significa “generazione di mostri”; ecco, l’ho scritto e sono contento) e chi ritiene che la Terra sia piatta, i vaccini installino i 5G nella testa e, più in generale, che ogni forma di conoscenza e competenza sia al servizio della PFGP (Poteri Forti al Governo del Pianeta) considera ogni topica del sistema dell’informazione una colossale ennesima conferma delle sue tesi. I fatti: intervistato dall’attuale direttore...

Pavimentazioni infernali

By on Dic 29, 2020 in Comunicazione

Dicono che l’inferno sia lastricato da buone intenzioni. Dante, l’unico che sostiene di averlo visitato in modo approfondito, è renitente in proposito; e dunque se non quelle dell’inferno, indubbiamente lo sono le strade che conducono a serie tv molto elogiate da critica e media. L’ultima in ordine cronologico è Bridgerton, presentata come “la serie che ci farà sognare il periodo della Reggenza”. Ho guardato la prima puntata con la fiducia generata dalla geneologia: la serie è firmata Shonda Rhimes, la sperimentata autrice di Grey’s Anatomy. Dunque una garanzia indiscutibile. E qui calca l’asino (e chi va dal mugnaio s’infarina, chi con lo zoppo impara a zoppicare eccetera eccetera). Ammesso e non concesso che l’ontogenesi ricapitoli la filogenesi, la legge della biologia  purtroppo non s’attaglia all’umana creatività. Presentato come un gossip sull’età di Re Giorgio tutto intrighi...