Il guanciale smacchiato

By on Ago 28, 2022 in Comunicazione

I soliti quattro sfaccendati che insistono a leggere i miei biscottini digitali mi chiedono cosa ne penso della campagna social del PD. Troppo comodo scrivere raccontini su questo o quel libretto – e chissà se li hai letti davvero – sostengono; in qualità di PPA (Piccolo Pubblicitario Anziano) devi darci la tua opinione. Detesto scrivere sul nulla. In particolare di quella cosa che va sotto il nome di politica. Nel migliore dei casi non ha utilità alcuna; nel peggiore è il modo ideale per farsi riempire la bacheca di puttannate a cui poi tocca dare (faticosa) risposta. Altri poi hanno già commentato in modo esauriente le scelte comunicative di Enrico Letta, sicché il rischio di passare per plagiaro è assai concreto. In estrema sintesi, segnalo qui di seguito le incongruenze, gli errori e i veri e propri crimini che i più avveduti e competenti hanno già segnalato: ammesso e non concesso...

Quanto è grande la Golia?

By on Mar 31, 2022 in Comunicazione

Leggo che Jannik Sinner, giovane predestinato del tennis italiano, si è dovuto ritirare da un match appena iniziato per via delle vesciche al piede. Quella del piede è una vecchia storia. Pare colpisca, ricordate? prevalentemente gli eroi. Il piede graveolente del povero Filottete. Quello del generale Garibaldi (“La palla è penetrata a tre linee al di sopra e al davanti del malleolo interno: la ferita ha una figura triangolare a lembi lacero-contusi del diametro di mezzo pollice circa”). Per non parlare del più celebre, il tallone cantato da Omero. La triste storia del giovane Jannik mi fa venire in mente un motto chiosato persino più della più tetragona delle maionesi. La storia che dio (variante: il demonio) starebbe nei dettagli. Wolfram Eilenberger la ricostruisce narrando l’avventura umana di Aby Warburg, francamente assai più angosciosa di quella del luminoso Jannick. (La...

C’era una volta un Re

By on Feb 1, 2022 in Comunicazione

“C’era una volta un re / seduto sul sofà / che disse alla sua serva / raccontami una storia /  la serva incominciò”. Nell’attesa di assistere alla performance di Drusilla Foer sul palco di Sanremo, mi sono venute in mente le parole dell’amico Giuseppe, attore anglo-pugliese noto per la sapienza con cui sposa la passionalità al rigore. Il suo ultimo amore – in senso temporale, beninteso – è il podcast, il nuovo genere tecno-letterario il cui codice genetico secondo Giuseppe ha parecchio in comune con “Carosello”. Poche parole come “Carosello” svolgono la funzione di marcatore del tempo. Ho googolato il lemma. Solo dopo un centro commerciale, un B&B di Bologna, un centro servizi a Singapore, una casa di produzione musicale, è comparsa la voce Wikipedia: “Carosello fu un programma televisivo pubblicitario italiano andato in onda sul Programma Nazionale (poi Rete 1) della...

Spiegato bene? Una riflessione sul Post

By on Dic 6, 2021 in Comunicazione

Se dovessimo stilare la classifica dei dieci mestieri più mortali al mondo dopo la cattura di serpenti velenosi a mani nude ai primi nove posti troveremmo il mestiere dei giornali. Giornali e giornalisti, pur essendo da lunghi anni gravemente malati, non praticano altra terapia che il taglio dei costi. Lo stesso approccio adottato nella Guerra di Secessione americana quando per scansare le setticemie si amputava con la leggiadria di Jack mani di forbice. Risultato: prepensionamenti, redazioni raschiate all’osso, fallimento dei sistemi previdenziali, prodotti giornalistici sempre più modesti e grossolani. Chi manda avanti la baracca sostituendo i colleghi accompagnati all’uscita spesso è un precario di scarsa o nessuna esperienza, i cui “compensi professionali” sono concepiti secondo i dettami della gig economy. Taglia, taglia, qualcosa resterà è un proverbio talmente idiota che neppure...