Cuius regio, eius religio?

By on Nov 18, 2014 in Comunicazione, Contemporaneità

Il post dedicato al tema della posizione assunta dal papa su aborto e eutanasia ha generato con mio grande stupore una quantità di commenti. Segno dell’importanza dell’argomento: Italo Calvino in proposito scriveva che “il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita e l’inevitabilità della morte”. La maggioranza dei commenti – la quasi totalità a dire il vero – esprimeva stupore per le parole di Francesco ritenute sorprendenti e inattese (ma perchè poi?) e condivideva la mia tesi. Non si tratta della solita banda di volterriani mangiapreti, anzi. Molti dei quattro sfaccendati che bontà loro continuano a leggermi, crede in un qualche al di là; a modo loro, con tempi e forme assolutamente personali, in qualcosa o qualcuno credono. (Come dovrebbe essere manifestata la fede da credenti adulti e vaccinati, mi...

Il pensiero dominante

By on Nov 15, 2014 in Comunicazione, Contemporaneità

“La fedeltà al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, a volte richiede scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza, che ha tante conseguenze sociali” ha affermato Francesco nel corso dell’incontro con i medici cattolici nell’Aula Nervi. Il pontefice è certamente a conoscenza che i medici obiettori di coscienza sono già la stragrande maggioranza dei ginecologi italiani, fatto che mette in serio repentaglio l’applicazione della legge dello Stato e, cosa infinitamente più importante, la libertà delle donne. Quello che il papa non sa, o finge di non sapere, è che nel paese più ipocrita e pagano del mondo molti medici hanno scelto l’obiezione per non finire nel ghetto, per non ridursi a doversi occupare solo di quello: gli aborti che gli altri non vogliono fare....

Infanzie digitali

By on Nov 13, 2014 in Comunicazione, Contemporaneità

Ehi tu, sei una star o un problem children? E, ammesso e non concesso, crescendo il “bambino problematico” si trasformerà in una stella luminosa (alta quota di mercato / alti margini di profitto) o diverrà un cagnaccio dal quale liberarsi? Sono questi i dilemmi che il pianificatore digitale affronta quotidianamente quando deve decidere su quale tavolo puntare le proprie fiches. Sono passati molti anni da quando il Boston Consulting Group pubblicò la matrice che lo rese famoso, ma i problemi pare siano sempre gli stessi, tra i quali il classico come capire dove (quando, quanto e come) investire il proprio gruzzolo pubblicitario. Mi sono spesso chiesto in questi ultimi anni, in buona compagnia tra l’altro, se la new economy contenesse elementi bufalici (leggi: puttanate) in virtù della sua giovane età, oppure a causa di inevitabili tare legate alla...

I minus habens della politica

By on Nov 11, 2014 in Comunicazione, Contemporaneità

minus habens ‹mìnus àbens› locuz. lat. (propr. «che ha meno») usata come agg. e s. m. e f. Espressione eufemistica per indicare persona ritenuta di scarsa intelligenza, considerata perciò meno dotata dalla natura. In senso più oggettivo, si usa anche talora con riferimento a chi abbia, di fatto, meno diritti di quelli riconosciuti alla generalità dei cittadini (come nel caso degli analfabeti, dei carcerati, ecc.). Fonte: Treccani.it Ricordo la sorpresa quando Cécile Kyenge fu nominata ministro per l’integrazione nel pallidissimo governo Letta, vispo e vitale come una sogliola lessa. Perbacco, ci dicemmo in molti, finalmente un segnale “chiaro e forte”, una donna di colore, un simbolo, wow! Purtroppo con il passare del tempo le ingenuità, per non dire le sciocchezze, della ministra andarono di pari passo con la violenza e la volgarità degli attacchi che quotidianamente...