A conferma che il più importante contributo che è lecito attendendersi oggi da uno scrittore è la produzione di buon senso (che è un’altra cosa rispetto al filisteo senso comune) lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua (nome impegnativo in tutti i sensi) ha dichiarato: “I palestinesi non vogliono un califfato islamico e non hanno obiettivi religiosi estremi. Ciò che in definitiva chiedono è ciò che ha diritto ogni persona al mondo: essere cittadini nella propria patria. Questo dobbiamo darglielo, come chiede la maggioranza degli israeliani. Il problema è come realizzarlo”. Parole sante. Questo è (dovrebbe essere) il ruolo morale e civile di un intellettuale. Il primo obiettivo di chi di mestiere “produce storie”. La maggioranza degli israeliani, scrive Yehoshua. E implicitamente pensa, a ragione, “la maggioranza dei palestinesi”. Poichè la...