L’Expo non visto da lontano

By on Mag 17, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

C’è chi dai fatti genera un’interpretazione e chi, al contrario, s’industria per trasformare un’opinione in fatto. C’è poi una terza categoria, quella dei fatti inesistenti. Se ne occupa Luca Sofri nel suo “Notizie che non lo erano. Perché certe storie sono troppo belle per essere vere“, edito da Rizzoli. Non era vero, spiega Sofri, “il complotto per uccidere Obama”, né che un padre volesse far bocciare il figlio, né che fosse stata trovata l’agenda di Paolo Borsellino, né la foto di Elizabeth Taylor nuda, né che Papa Francesco uscisse la notte di nascosto dal Vaticano“. Nonostante non fossero vere, “queste storie, insieme a tante altrettanto inventate, sono state spacciate per vere da testate che dovrebbero avere la nostra fiducia”. Grazie a Internet, prosegue Sofri “i giornalisti di tutto il mondo si...

Sua madre (ovvero due o tre cose che so di lui)

By on Mag 10, 2015 in Arte, Comunicazione

Una volta uscito nel sole di viale Tunisia, la sala deserta dello spettacolo delle 17 (“ma come, vai al cinema alle cinque di pomeriggio in un sabato di sole?”) resta la sensazione di un film incompleto, sospeso, in qualche modo interrotto. Con in più la rattristante sensazione di lentezza (eppure non c’è nessuna scena di troppo, niente da tagliare: è una lentezza fisiologica direi). Di “Mia madre” di Nanni Moretti avevamo già letto tutto (?) prima ancora che il film uscisse nelle sale. Commenti positivi senza se e senza ma. Non si può non andare a vedere un film di Nanni Moretti. Nonostante il film contenga l’ennesimo tributo (ma quando la finiranno con la menata del meta-linguaggio?) al mondo del cinema, del fare il cinema, della finzione del cinema, degli splendori e delle (molte) miserie del cinema. Nonostante nel film reciti – o meglio:...

Italiener in Berlin 2 / a proposito di immigrazione

By on Apr 28, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Avere trent’anni e vivere a Berlino. E’ il tema di cui si occuperà con cadenza variabile Giulio Gherardi, il nostro corrispondente da Berlino Immigrazione, un problema di gestione delle risorse umane Da quando la cronaca ha riportato in prima pagina il tema dell’immigrazione, giornali,  blog e pagine Facebook traboccano di commenti a riguardo. Commenti che vanno dal morale/sentimentale (non uso la parola buonista, ormai in quarantena dopo l’uso smodato e spesso casuale a cui è stata sottoposta in questi giorni) al becero/salviniano, in un rincorrersi infinito di prese di posizione che, condivisibili o meno, hanno tutte il difetto di essere molto “di pancia” e poco “di testa”. La Germania è ormai da molto tempo meta di massiccia immigrazione da parte di mezzo mondo (anche noi italiani contribuiamo non poco al melting-pot locale). Girando per Berlino è praticamente...

Figli di Marte, figli di Venere, figli di

By on Apr 24, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Gli americani sono figli di Marte, gli europei di Venere. Modo di dire alquanto strampalato: i più terribili conflitti del secolo scorso sono stati accuratamente preparati da raffinate menti europee. Oggi gli europei, i governanti europei, i cittadini europei, la sensibilità europea (sensibile si fa per dire) non amano la guerra. Hanno smesso, pare, di amarla da un pezzo. La facciano gli altri, la guerra. I figli di Marte, per l’appunto. Sono (siamo) diventati davvero tutti pacifisti gli europei? Sono (siamo) tutti ginostradati al punto che la sola parola – guerra, war, guerre, krieg – ci fa venire il famoso mal de la pécola* ? Amano (amiamo) gli europei il loro prossimo (nero, giallo, marroncino) al punto di porgere con gioia l’altra guancia? O forse sono (siamo) noi europei il più incredibile consesso di ipocriti senza frontiere? Gli americani (oh quanto è...