Sono passati otto giorni dal venerdì nero. Mi interrogo come quasi tutti, preferendo concentrarmi sul perché piuttosto che sul come. Il come è pura tecnicalità dell’orrore, e in quanto tale non mi interessa; morti sparati o morti per esplosione del suicida non fa differenza, sempre ammazzati dal terrore sono. Leggo e cerco di capire. Soprattutto mi interessano le reazioni. Ne parlo qui. Ma non di quelle ufficiali, delle fondi informative e giornalistiche alla portata di chiunque. Di chiunque abbia l’energia e la voglia di provare a capire, beninteso. Parlo invece dei fenomeni che più direttamente mi riguardano, e più direttamente riguardano ciascuno di noi, della sua rete di conoscenze, di rapporti, più o meno approfonditi, più o meno vicini, più o meno sincroni con il proprio umore e convinzioni (il tema delle convinzioni è, come sempre del resto, centrale). Rapporti che avvengono nel...