E’ Natale, niente sciocchezze please

By on Nov 30, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Qualche mese fa avevo raccontato di un piccolo saggio di Maurizio Bettini, “Elogio del politeismo”. Se fossi più ordinato saprei linkarlo e via. Invece sono un vecchio tecnopovero, nel senso che uso allo 0,1% le potenzialità del mio cembalo scrivano, sicché vi tocca sorbettarvela di nuovo la tesi del Bettini. In sintesi: quant’erano saggi e sensati gli antichi Romani che inglobavano dèi, miti e religioni. E ognuno aveva la sua, così che le guerre nel mondo antico si conducevano per il potere e non mai per la verità: a nessuno veniva in mente di dire, voilà ti ammazzo perché il mio dio è vero e il tuo falso. Nel suo piccolo aureo saggio il Bettini sostiene anche un’altra tesi, diventata in questi giorni di stretta attualità; ovvero di come sia egualmente imbecille il vietare la costruzione di minareti nel nostro (supposto) cattolicissimo suolo, sia rinunciare alle nostre tradizioni...

Caratteri

By on Nov 25, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Non mi sarei mai permesso di scrivere una riga su Valeria Solesin nè tantomeno sulla sua famiglia. Per riguardo. Per rispetto. E perché tutto era già stato detto. Soprattutto perché come dice Wittgenstein, “su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”. Può parlare dell’atto contro natura per eccellenza – la morte di un figlio – solo la grande poesia. Ma oggi ho scoperto un’altra cosa di Alberto Solesin. Della sua lezione di dignità e misura, della sua compostezza laica, sapevamo già. Come pure della sua per me incredibile incapacità di odiare. A me che la sola idea fa venire il sangue agli occhi. Oggi tornando a casa ho scoperto che il signor Solesin è un preside. Un preside, capite. Uno di quelli che, prima lo Stato con la sua quarantennale politica sciagurata e i genitori capra poi, hanno svilito, svillaneggiato, derubato di ruolo, identità, dignità professionale. A me che vengo...

Reazioni

By on Nov 20, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Sono passati otto giorni dal venerdì nero. Mi interrogo come quasi tutti, preferendo concentrarmi sul perché piuttosto che sul come. Il come è pura tecnicalità dell’orrore, e in quanto tale non mi interessa; morti sparati o morti per esplosione del suicida non fa differenza, sempre ammazzati dal terrore sono. Leggo e cerco di capire. Soprattutto mi interessano le reazioni. Ne parlo qui. Ma non di quelle ufficiali, delle fondi informative e giornalistiche alla portata di chiunque. Di chiunque abbia l’energia e la voglia di provare a capire, beninteso. Parlo invece dei fenomeni che più direttamente mi riguardano, e più direttamente riguardano ciascuno di noi, della sua rete di conoscenze, di rapporti, più o meno approfonditi, più o meno vicini, più o meno sincroni con il proprio umore e convinzioni (il tema delle convinzioni è, come sempre del resto, centrale). Rapporti che avvengono nel...

Piccoli medioevi crescono

By on Nov 6, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Abita a Rimini, la città di Fellini, della piada e dei pedalò, il cuore della Comilva (Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni) la più grande delle associazioni che predicano l’obiezione di coscienza contro i vaccini. Pare che il loro nemico acerrimo non siano i virus, i batteri e le malattie esantematiche, ma i pediatri, che – incredibile ma vero – si ostinano a prescrivere i vaccini. Dicono anche che l’esortazione di Comilva alle mamme e alle gravide sia “Voi ne sapete più di loro!”, grido che mi ricorda il “Deus lo volt” usato da Pietro l’Eremita nelle sue predicazioni di arruolamento alla crociata dei pezzenti. (Sul perché una mamma, magari pure poco alfabetizzata, ne debba sapere più di un pediatra, non sono riuscito ad avere ulteriori informazioni). Vaccini e vaccinazioni obbligatorie sono, come tutti dovrebbero sapere, uno dei...