Reazioni

By on Nov 20, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Sono passati otto giorni dal venerdì nero. Mi interrogo come quasi tutti, preferendo concentrarmi sul perché piuttosto che sul come. Il come è pura tecnicalità dell’orrore, e in quanto tale non mi interessa; morti sparati o morti per esplosione del suicida non fa differenza, sempre ammazzati dal terrore sono. Leggo e cerco di capire. Soprattutto mi interessano le reazioni. Ne parlo qui. Ma non di quelle ufficiali, delle fondi informative e giornalistiche alla portata di chiunque. Di chiunque abbia l’energia e la voglia di provare a capire, beninteso. Parlo invece dei fenomeni che più direttamente mi riguardano, e più direttamente riguardano ciascuno di noi, della sua rete di conoscenze, di rapporti, più o meno approfonditi, più o meno vicini, più o meno sincroni con il proprio umore e convinzioni (il tema delle convinzioni è, come sempre del resto, centrale). Rapporti che avvengono nel...

Piccoli medioevi crescono

By on Nov 6, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Abita a Rimini, la città di Fellini, della piada e dei pedalò, il cuore della Comilva (Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni) la più grande delle associazioni che predicano l’obiezione di coscienza contro i vaccini. Pare che il loro nemico acerrimo non siano i virus, i batteri e le malattie esantematiche, ma i pediatri, che – incredibile ma vero – si ostinano a prescrivere i vaccini. Dicono anche che l’esortazione di Comilva alle mamme e alle gravide sia “Voi ne sapete più di loro!”, grido che mi ricorda il “Deus lo volt” usato da Pietro l’Eremita nelle sue predicazioni di arruolamento alla crociata dei pezzenti. (Sul perché una mamma, magari pure poco alfabetizzata, ne debba sapere più di un pediatra, non sono riuscito ad avere ulteriori informazioni). Vaccini e vaccinazioni obbligatorie sono, come tutti dovrebbero sapere, uno dei...

Gamification

By on Ott 29, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

La prima volta che la sentii pronunciare mi fece venire in mente Californication, il settimo album dei Red Hot Chili Peppers, l’allora band di culto dell’ex corta che mi somiglia. Ma il significato di gamification è totalmente altro dall’album spirituale ed evocativo che la band pubblicò nel lontano 1999. L’ottima traduzione suggerita da Wikipedia propone il neologismo “ludicizzazione”, ovvero “l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti esterni ai giochi. Il termine gamification è stato introdotto per la prima volta in pubblico nel febbraio 2010 da Jesse Schell, un famoso game-designer americano, alla “Dice Conference” di Las Vegas”. Confesso che sul ruolo e sull’importanza del gioco nella storia ero rimasto fermo ad un classicone degli anni dell’università, quel “Homo Ludens” in cui il medievista olandese Johan Huizinga...

Il bronzeo volto di Erri

By on Ott 19, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Dovrei far altro. Anzi: devo far altro. Ma il maledetto multiprogram, o come diavolo si chiama la capacità dei computer di tener aperte finestre e programmi diversi dandoti l’impressione di operare simultaneamente, mi costringe a sbirciare costantemente i pur scadenti giornali on-line. Come quello là, posso fingere di resistere a tutto fuorché alle tentazioni. Il discorso di Erri De Luca, ad esempio. Dovrei sbattermene: è stato assolto? Bene. Saranno contenti i cugini francesi, sempre convinti che in Italia si perseguitino gli innocenti progressisti (Piperno, Negri, Battisti, De Luca…). Forse un po’ meno la moglie di De Luca che, poveretta, magari sperava di toglierselo di torno per qualche settimana. (Avrà una moglie De Luca? Chessò). E’ contento lo scrittore Veronesi. Saranno contenti i sindaci delle valli e i manifestanti No TAV. E sono contento pure io, giustizia è fatta, sicchè da...