La ragione naturale

By on Dic 11, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

La settimana scorsa all’Istituto Schiapparelli, una scuola superiore di Milano, si è svolta una lezione sull’Isis e le ragioni dello scontro tra sunniti e sciti tenuta da due giornalisti del Corsera. Giunti al termine, il giornalisti consigliano agli studenti la lettura di un saggio (Vali Nasr, La rivincita sciita). Dalle ultime fila si alza una ragazza piccolina, velo in testa, che con tranquilla fermezza afferma come non ci sia niente da comprendere né da leggere oltre al Corano, e di come non ci sia nessun conflitto tra sunniti e sciti (sic). E’ scritto tutto lì, sostiene, non c’è bisogno di leggere altri libri. Applausi vivissimi dei suoi coetanei mussulmani. Silenzio di tomba da parte dei ragazzi nostrani, com’era prevedibile ignoranti come capre. Nei giorni successivi mi è capitato di leggere un articolo su Tommaso d’Aquino. Fu proclamato santo nel 1323, dopo un periodo in cui le...

Cherchez la femme

By on Dic 5, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Bollati Boringhieri ha recentemente pubblicato un lavoro molto interessante. S’intitola “Genealogie dell’Occidente” (AAVV). L’opera analizza gli aspetti storici, politici e filosofici che il concetto di civiltà occidentale racchiude: quando è nata l’idea di Occidente; qual è, innanzitutto l’idea di occidente, e quando ha preso definitivamente piede. Non anticipo i risultati dei diversi contributi. Mi limito solo a segnalare che la riflessione sul cos’è o cosa sia l’Occidente – particolarmente su cosa s’intenda realmente quando si usa la parola Occidente – è divenuta oggi indispensabile. La confusione regna infatti sovrana. Non solo nell’ambito della così detta sinistra radicale, ma anche fra chi – e sono molti – confonde colpe e valori, rapporti di causa-effetto e responsabilità, schieramenti politico-militari e concezioni della vita e delle relazioni tra gli uomini. Una...

E’ Natale, niente sciocchezze please

By on Nov 30, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Qualche mese fa avevo raccontato di un piccolo saggio di Maurizio Bettini, “Elogio del politeismo”. Se fossi più ordinato saprei linkarlo e via. Invece sono un vecchio tecnopovero, nel senso che uso allo 0,1% le potenzialità del mio cembalo scrivano, sicché vi tocca sorbettarvela di nuovo la tesi del Bettini. In sintesi: quant’erano saggi e sensati gli antichi Romani che inglobavano dèi, miti e religioni. E ognuno aveva la sua, così che le guerre nel mondo antico si conducevano per il potere e non mai per la verità: a nessuno veniva in mente di dire, voilà ti ammazzo perché il mio dio è vero e il tuo falso. Nel suo piccolo aureo saggio il Bettini sostiene anche un’altra tesi, diventata in questi giorni di stretta attualità; ovvero di come sia egualmente imbecille il vietare la costruzione di minareti nel nostro (supposto) cattolicissimo suolo, sia rinunciare alle nostre tradizioni...

Caratteri

By on Nov 25, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Non mi sarei mai permesso di scrivere una riga su Valeria Solesin nè tantomeno sulla sua famiglia. Per riguardo. Per rispetto. E perché tutto era già stato detto. Soprattutto perché come dice Wittgenstein, “su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”. Può parlare dell’atto contro natura per eccellenza – la morte di un figlio – solo la grande poesia. Ma oggi ho scoperto un’altra cosa di Alberto Solesin. Della sua lezione di dignità e misura, della sua compostezza laica, sapevamo già. Come pure della sua per me incredibile incapacità di odiare. A me che la sola idea fa venire il sangue agli occhi. Oggi tornando a casa ho scoperto che il signor Solesin è un preside. Un preside, capite. Uno di quelli che, prima lo Stato con la sua quarantennale politica sciagurata e i genitori capra poi, hanno svilito, svillaneggiato, derubato di ruolo, identità, dignità professionale. A me che vengo...