Avvertenza, spero del tutto inutile: in questa paginetta elettronica si parla di quell’ormai universalmente sgradito e sempre più sgradevole fenomeno che va sotto il nome di politica in qualità di “operatori della comunicazione”, tipica espressione della coscienza postmoderna che fa inevitabilmente il paio con “operatore ecologico” e “diversamente abile” (ma questa è un’altra storia). E il fenomeno, in tutti i sensi, delle primarie americane è squisitamente una storia di comunicazione, laddove i contendenti usano (nel bene e nel male) tutti gli strumenti della comunicazione moderna: dalle indagini di mercato al data mining; dallo studio dei competitor all’uso dei social; dalla strategia di posizionamento agli esercizi di retorica applicata. Che poi il paese più grande (nel senso di great) e potente al mondo si trovi nella situazione di scopiazzare gli eventi che la nostra cara, piccola...