La società di Gesù bambino

By on Feb 24, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

La società di Gesù bambino è un’espressione che avrei voluto inventare. E’ una definizione di Davide Lopez, psicoanalista di grande originalità di pensiero e ancor più grande coraggio. In cosa consiste la “società Gesù bambino”? E’ il nostro mondo così come lo conosciamo oggi, il frutto del crollo del mondo patriarcale; è la società post-moderna dove vige la cultura della colpa e non quella della responsabilità, dove i fatti sono sostituiti dalle interpretazioni e il crollo delle ideologie corrisponde alla scomparsa dell’impegno e della volontà di schierarsi; è la società basata sull’indulgenza, sulla condiscendenza dolciastra che consente agli individui di essere indifferenti e tolleranti; è il mondo dove il buonismo si è sostituito alla bontà; è la società dove una melassa indistinta nega ruoli, gerarchie e meriti, dove l’ambizione di migliorare e di crescere sono guardati con...

Una tragicommedia in tre atti

By on Feb 20, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Ne parlo perché la comunicazione è la causa, sempre lei la maledetta. Se buoni ultimi in Europa non abbiamo ancora una legge sulle unioni civili, il cuore del problema è la (cattiva) comunicazione che impedisce la distinzione della verità dalle mistificazioni, i fatti dalle opinioni, fateci caso come quasi sempre nel mondo contemporaneo. Ricordate la faccia di Colin Powell, al tempo Segretario di Stato Usa, quando mostrava la provetta all’antrace che avrebbe legittimato l’invasione dell’Iraq? Erano prove più false di una rosa di plastica, eppure bastarono. Nel nostro caso l’invasione è compiuta dall’esercito della stupidità, sostenuto dai partigiani della menzogna ed appoggiato dai guastatori dell’anti-politica. Un mix di forze eterogenee avulse dalla realtà, che marciano compatte con l’intento di distruggere quel poco che resta della credibilità (e dell’utilità) delle istituzioni. Una...

Accadde in America, seconda puntata: il Super Tuesday

By on Feb 14, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Avvertenza, spero del tutto inutile: in questa paginetta elettronica si parla di quell’ormai universalmente sgradito e sempre più sgradevole fenomeno che va sotto il nome di politica in qualità di “operatori della comunicazione”, tipica espressione della coscienza postmoderna che fa inevitabilmente il paio con “operatore ecologico” e “diversamente abile” (ma questa è un’altra storia). E il fenomeno, in tutti i sensi, delle primarie americane è squisitamente una storia di comunicazione, laddove i contendenti usano (nel bene e nel male) tutti gli strumenti della comunicazione moderna: dalle indagini di mercato al data mining; dallo studio dei competitor all’uso dei social; dalla strategia di posizionamento agli esercizi di retorica applicata. Che poi il paese più grande (nel senso di great) e potente al mondo si trovi nella situazione di scopiazzare gli eventi che la nostra cara, piccola...

Accadde in America

By on Feb 11, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Ho la fortuna di avere un’amica americana che sta a Indianapolis. In realtà, e la fortuna consiste anche in questo, l’amica è nata a Bari-Bari come dicono quelli nati a Bari-centro per distinguersi dagli altri. Tutta la sua vita l’ha trascorsa tra gli States e l’Italia, avanti e indietro con alterne fortune bisogna dire, in un pendolarismo che ha fatto di lei una creatura capace di guardare la realtà un po’ come l’Angelo della storia di Benjamin (“C’è un quadro di Klee che s’intitola ‘Angelus Novus’. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia...