La ragione era di tipo economico dicono i dirigenti. Ma aver scelto per la squadra dei giovanissimi, ragazzi di 12-13 anni, maglie di colore fucsia si è rivelata una pessima idea. Si è passati in fretta dagli sfottò agli “insulti omofobi”, come si dice nel gergo politicamente corretto. A dare dei froci ai ragazzini sono stati i rivali, giovinotti poco più grandi. Naturalmente nessun “adulto” (dirigenti, allenatori, genitori) ha preso le distanze né assunto qualche responsabilità (La notizia completa, ammesso che abbiate voglia di approfondire le schifezze, la trovate qui). Un episodio che fa da corollario al caso Sarri-Mancini che conferma, ammesso che ce fosse bisogno, lo stato penoso in cui versano i nostri circuiti educativi. Il mio amato edicolante di Città Studi, interista illuminato e allenatore per diletto di squadre di ragazzini, ha deciso di mollare il colpo dopo quarant’anni...