Tanti auguri Virginia

By on Mag 20, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Tra tutte le dichiarazioni sulla morte di Panella quella che più mi ha colpito è quella della candidata five star Virginia Raggi. (Adinolfi a parte, beninteso: mentre tutti, nessuno escluso, mettevano il cappelluccio sul morto, l’unico che gli ha sputato addosso è stato lui; deve avere seri problemi endocrinologi, povero caro). Tornando alla Raggi, che è poi il tema di questa madeleine nel senso di biscottino, la giovane avvocata romana aveva dichiarato pochi giorni fa che sì, se Grillo glielo chiedesse lei si dimetterebbe. Una volta eletta sindaco, si suppone. Un inno di fedeltà alla linea persino più commovente del lettere morali del padre di Enrico in “Cuore”. Poiché una dichiarazione tira l’altra e con “Marco” come ora lo chiamano tutti, era impossibile starsene zitti. Dopo Scalfari, Salvini, Mattarella, Renzi (etc etc) anche la Raggi dice la sua rimarcando (rivendicando) la...

Tendenze

By on Mag 18, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Dovrò leggere prima o poi (prima che poi) “L’idea di città” di J. Rykwert. Nel nostro paese l’ha editato tanto per cambiare la solita Adelphi (grazie Calasso). Perché leggerlo? Il risguardo di copertina del costoso volume (perbacco, Calasso) recita: “…uno degli studi capitali di Joseph Rykwert, ormai divenuto un indispensabile punto di riferimento non solo per architetti e urbanisti, ma per chiunque abbia a che fare con la nozione di città. Di fronte alla desolante povertà del pensiero urbanistico contemporaneo.”. Rykwert è nato a Varsavia nel 1926. Le fotografie in rete (date un occhio) ci propongono l’immagine di un omino col volto gentile e furbetto da topino, un anziano sorridente signore scappato dalla triste Polonia e diventato un’autorità nel suo mestiere in America, tanto per cambiare (ma quanto l’abbiamo nutrita ‘sta America?). In una recente intervista pubblicata su Rep, il...

Nuvole in viaggio

By on Mag 14, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Nel banale linguaggio markettaro, imitatorio sicché in costante ritardo rispetto alla realtà, un tempo si definiva segmentante un fenomeno che mettesse in condizione di separare (e quindi) riconoscere; Se avessi in dono la magica arte di Mosè chiamerei spartiacque quegli eventi, accadimenti o fatti (nella lingua italiana, avverte il Tommaseo, non esistono sinonimi) che ci mettono in condizione di esercitare la distinzione. La legge sulle unioni civili votata dal Parlamento italiano è uno di questi (eventi, accadimenti o fatti) spartiacque. Costringe a schierarsi. A scegliere. A pronunciarsi. Riproponendo, con buona pace di chi ne sostiene la sparizione, la distinzione tra conservazione e progresso, innovazione e reazione, cambiamento e staticità. Nell’attesa che gli inevitabili berci sfumino sino a placarsi, è forse di qualche interesse ragionare non tanto sugli schieramenti...

God save the queen (e pure il signor sindaco)

By on Mag 12, 2016 in Comunicazione, Contemporaneità

Ha fatto il giro del mondo la (presunta) gaffe compiuta dalla Regina Elisabetta, la meravigliosa signora che l’ex-corta che mi somiglia chiama affettuosamente Betty. La trovate qui. Il video dimostra inequivocabilmente la straordinaria abilità professionale di una signora ormai novantenne: la sua attenzione partecipe è davvero encomiabile e tipica dei veri leader. (Nello specifico a Betty che ascolta l’esausta funzionaria di polizia, scappa detto che i chinesi sono così cafonal che al confronto Corona Fabrizio è un baronetto, cosa che chiunque abbia un minimo di esperienza del mondo può purtroppo confermare. Pensando a chi toccherà di sostituirla, Dio salvi Betty almeno un altro po’). Ancora dalla perfida Albione, così la chiamava il Mascellone dalla testa pelata che l’Italia tanto amava, giungono eccellenti notizie. Il nuovo sindaco di Londra, il cittadino britannico di origini...