Pare che Hamza Piccardo, fondatore dell’Unione delle comunità islamiche in Italia, abbia gioito per ciò che definisce la “rivoluzione democratica in Turchia” auspicando che il presidente turco Erdogan riesca a trasformare il paese in una “grande nazione musulmana di fatto e di diritto”. Chi fa presente al signor Piccardo che la repressione di Erdogan non rispetta i diritti umani, riceve una risposta difficilmente equivocabile: “Un Paese come la Turchia non si governa con la mitezza, ahinoi, e già Macchiavelli ci parlava di “quanto gronda di sangue lo scettro ai regnatori“. Una concezione che più che al grande teorico della politica, mi fa pensare alla letteratura russa, (Dostoevskij in particolare) e all’idea che il popolo slavo possa essere governato a dovere solo con lo knut. Il signor Hamza Piccardo rappresenta l’ala, come dire?, più...