Confesso, ammesso che le mie confessioni abbiano un minimo interesse, di non aver visto nessuno dei film di Checco Zalone. Ne ha fatti quattro. se non sbaglio. Di non averlo mai seguito su Zelig: nel periodo in cui compariva, avevo smesso di guardare Zelig. Di aver detestato come una zanzara in camera da letto la sua canzone “Siamo una squadra fortissimi”. Confesso che di lui mi piace quasi niente, non il corpo, il volto, la pronuncia. Neppure la mimica m’aggrada. A parte un’apparizione in una libreria Feltrinelli a Bari in cui fingeva una “unrequested” nel corso della presentazione di un libro di De Gregori. Si è messo a cantare “Gli uomini sessuali” costringendo il Francesco al duetto. Irresistibile. Lo Zalone intendo. Pure il testo mi è sembrato intelligente perché cattivissimo. E viceversa. E con questo credevo di aver archiviato la pratica. Tanto, mi son detto, i grandi...