Il frutto del caso

By on Mag 13, 2017 in Comunicazione

Settimana ricca nel teatro della comunicazione. Aprono le danze le anticipazioni di un giornalista che non sarà ricordato per verticalità di postura. Un ministro della Repubblica avrebbe fatto pressioni all’ad di una banca (privata) affinché acquistasse un’altra banca (altrettanto privata) in palese difficoltà. Immediato plauso dei colleghi su Facebook, da tempo divenuto OUFI (organo ufficiale frustrati d’Italia). Coro: dimissioni, dimissioni! (Alle minacce di querela, segue immediata rettifica: le “pressioni” diventano “interessamento”, sia pur in presenza di un qual certo “profumo massonico”) Tre giorni dopo, la Serracchiani se ne esce con un’affermazione semplice sino all’ovvietà: lo stupro commesso da un rifugiato a cui è stata data ospitalità è più grave (degli altri stupri) perché ad un delitto se ne somma un altro, ovvero il tradimento dell’ospitalità. Alla tradizionale orgia...

Le parole tra noi leggere

By on Mag 9, 2017 in Comunicazione

L’ex-corta che mi somiglia ha ordinato 19 libri on-line. Spedizione risparmiosa, ovvero “Poste Italiane”. La consegna tarda, parecchio. Così l’ex-corta mi tormenta via whatsup chiedendomi nuove: sono uno dei fortunati che può contare su un meraviglioso servizio di portineria. Scendo per il controllo pomeridiano. C’è un libro per lei e due cataloghi per me, identici. Me li ha spediti la famosa si fa per dire “Techly”, il cui pay-off orgogliosamente recita: “il brand dell’informatica giovane”. Ora passi per le due copie identiche. Passi anche che l’intestazione specifici “alla c.a. resp. acquisti”. Chiudo anche un occhio e pure l’altro su “brand”. Ma è sull’informatica giovane che la mano corre alla colt. Giovane? E’ il contrario di vecchio. Provatevi a scrivere “informatica vecchia”. Può essere “vecchia” l’informatica? L’auto, la casa, la giacca, mia nonna in carriola possono essere...

Il trasgressivo marito della moglie del (futuro) Cesare

By on Apr 25, 2017 in Comunicazione

Mi ero ripromesso di seguire l’ottimo consiglio di Arturo C., un amico di faccia-libro. La cosa migliore da farsi era non commentare i commenti. Il silenzio come atto di buon gusto, suggeriva. Ma la questione dell’età che separa Macron dalla moglie è diventata (inevitabilmente?) un marcatore. E la comunicazione se n’è impadronita rapidamente e, purtroppo come sempre accade, impunemente. Prima alcune “firme” di professionisti che usano disinvoltamente Facebook non comprendendo (non volendo comprendere) che il privato è pubblico, oggi come non mai, e si abbandonano ghiottamente a facezie tra la caserma e il casino (“chiediamolo alla mamma di Macron cosa ne pensa del suo matrimonio” etc. etc.). Lazzi che sul loro giornale non si permetterebbero (non verrebbero loro permessi). Poi ieri sera a Otto e mezzo sollecitato (titillato, stimolato, vellicato nelle parti va da sé più basse) da una...

Sapori nel tempo

By on Apr 19, 2017 in Comunicazione

La mia palestra è piccola. Nel piccolo spogliatoio della mia piccola palestra ci fa compagnia la musica di una radio. Trasmette ininterrottamente solo musica voglio-morire-qui-presto: Nino D’Angelo, Toto Cutugno, Riccardo Cocciante… Qualcuno sostiene sia una scelta dettata dalla necessità di ridurre al minimo i tempi di permanenza- (Altri sostengono sia puro sadismo dei gestori). Oggi sono stato fortunato. Terminato il lavoro per tenere insieme il ginocchio sinistro, mi sono beccato la Gianna. “Bello, bello e impossibile” cantava. “Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale”. La canzone è del 1986. Quell’anno esplodeva Cernobyl. La ex-corta che mi somiglia compiva un anno. “Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale”, dicevamo. A parte l’attacco d’invidia provato al Museo Nazionale di Atene per le Kouroi del periodo arcaico, il mio interesse (e di conseguenza la mia...