Tanto tempo fa, diciamo un secolo circa, scrissi un libro. L’argomento riguardava il perimetro del mio lavoro. Dopo aver vinto le resistenze dell’editore lo intitolammo “La rosa e il giardiniere”. Metafora tratta dall’arte della floricultura per indicare il rapporto che corre tra i brand e coloro che dovrebbero averne cura. Risparmio ai dodici sfaccendati che hanno il garbo di seguirmi la differenza che corre tra un brand e un prodotto; diciamo solo che nelle intenzioni dei progettisti i brand sono (o dovrebbero essere) come le persone: dotati di carattere, morfologia e financo fisiologia unici e distintivi. I brand di successo, ovviamente. Creare un brand che possa avere una ragionevole probabilità di successo è impresa difficile quanto educare un individuo a diventare persona, ovvero autenticamente sé stesso. Riguardo ai brand, studi di settore calcolano che su mille nuovi prodotti...