L’altra sera ha vinto la vergogna per un’inerzia che sborda abbondantemente nell’accidia. Così mi sono dato una mossa e ho prenotato lo spettacolo delle 21 al cinema Plinius. Sala pressoché vuota, buon segno: saremo stati in una trentina alla proiezione de “Il giovane favoloso”. Progetto da far tremare le vene e i polsi, un film sulla vita del più grande poeta moderno italiano: siamo matti? Diciamo subito che il film regge a fatica il lungo arco delle due ore e mezza. E che regge per la mostruosa abilità dell’attore protagonista. Elio Germano riesce a regalarci un Leopardi vero e credibile dall’età dell’adolescenza sino alla morte, costringendoci al dolore dell’immedesimazione e dell’empatia, del riconoscimento e della ribellione, della disperazione senza via di salvezza per le sofferenze che la vita (sotto specie di due...