Sono un uomo fortunato. Ho un ridotto numero di amici su Facebook. Fortuna ancora maggiore, la maggior parte di essi scrive cose intelligenti. L’altro giorno ho commentato un post di Mattia Feltri, quello che su “La Stampa” prendendo il posto di Gramellini ha innalzato non di poco la qualità della rubrica. Il post di Feltri junior sanamente acidulo come di norma raccontava di come la dichiarazione di Casini sulla commissione d’inchiesta bancaria di cui sarà presidente, fosse stata storpiata sino a stravolgerne il significato da un giornalista incapace e/o malintenzionato. Il che spesso è la stessa cosa. Al mio commento sarcastico sulla crisi di vendita dei giornali, conseguenza logica di prodotti pensati e redatti in modo sciatto, trascurato e spesso palesemente manipolatorio, Feltri mi ha risposto sostenendo che la crisi dipende dal fatto che sul web i giornali...