Altro che aprile, è novembre, il più crudele di tutti i mesi. Piove, come è sempre stato e probabilmente sempre sarà. Piove, e pioverà per i giorni a venire. E il belpaese smotta, frana, cede, scivola sempre più in basso. Chi è fortunato sta al calduccio, chi lo è meno ha l’acqua in casa e in bottega; chi invece è sfortunatissimo crepa in mare. Eppure tra le disgrazie piccole e grandi, tra chi aggotta a Venezia e chi sparge odio a Bologna, una buona notizia c’è. Non buona, buonissima: lo Stato, il nostro, non è ancora un participio passato. (un grandissimo “grazie” a Ilaria Cucchi, il solo, il vero Capitano...