Seguo Francesco Costa dall’elezione precedente. Una newsletter settimanale sulle primarie americane (inevitabilmente chiamata “da Costa a Costa”, sic transit gloria mundi) che è poi gemmata in podcast e altri cazzabubboli digitali. Una newsletter documentata, precisa, ricca di spunti, informazioni e stimoli curiosi, preziosi e accuratissimi: lui, nel senso di Francesco, trascorre davvero mesi sul campo nel senso degli Usa, finanziato nell’ordine da sé stesso dal suo giornale (ilPost.it) e infine dai suoi lettori. Naturalmente, neppure il documentatissimo Francesco Costa ci ha capito una cippa dell’elezione precedente, quella che ha dato la vittoria a Carotone. Anche lui, come tutti, pensava la spuntasse quella perfettina della Hillary, in arte Clinton. Ma a differenza di molti, diciamo di quasi tutti, Costa ha riconosciuto l’errore e da secchione qual è l’ha trasformato in profitto. È...