Come ben sappiamo – ce l’ha ricorda pure il buon vecchio Hegel in una spassosa polemica di tanto tempo fa – nella notte nera dove tutte le vacche sono nere, tutto appare indistinto e quel che è peggio indistinguibile. Tutto uguale, nessuna differenza. Eppure, lo sappiamo sin da bambini, la differenza c’è sempre. E neppure le vacche nella notte nera sono necessariamente tutte nere. È una legge di natura che riguarda tutti noi. E insieme a noi ogni manifestazione del genere umano: creativa, produttiva, organizzativa, logistica. Sabato scorso nella notte nera di un Corona che più nero non si può, abbiamo inviato una mail ad un punto vendita Carrefour di Milano. Ci era stato segnalato dal provvidenziale passaparola di Barbara, un’amica puntuale ed efficiente come solo gli insegnanti in pensione. Non so se sia l’iniziativa (intelligente) di un singolo punto vendita o conseguenza della...