Ho incontrato éphémère che ero ancora un pischello all’università. Ero salito nella sede che allora stava dalle parti della Statale per consegnare la correzione delle terze bozze di un libro di cui ho scordato il nome. Lui stava in compagnia di un fox terrier a pelo ruvido, circondato da assistenti che mi parevano bellissime e in gambissima, la rosa di plastica rossa d’ordinanza appuntata al rever della giacca. Di chi sto parlando? Ma del parmense più chic, più elegante e più snob che la pianura padana (territorio vocato alla produzione di talenti fuori registro) abbia prodotto degli ultimi cinquant’anni: Franco Maria Ricci. Cosa resta del suo lavoro ora che FMR, “la rivista più bella del mondo” come pare la definì Jacqueline Kennedy prima di trasformarsi in Jackie O, venduta al momento giusto (e immagino a caro prezzo) è stata massacrata da chi l’ha insensatamente comprata? Oltre al...