Ti farà ridere, ti farà piangere, ti farà pensare.

By on Dic 16, 2022 in Contemporaneità, Letteratura

“Passavano per più profondi semplicemente perché scrivevano peggio.” La frase virgolettata è del più grande scrittore del Novecento. Si riferisce agli autori di narrativa, ma ho l’impressione che valga anche per chi scrive saggi o più banalmente articoli su riviste e giornali. Proust da cui ho tratto la citazione, ha compiuto la sua rivoluzione – la Recherche è un’opera rivoluzionaria – utilizzando nella scrittura del suo romanzo il più tradizionale dei linguaggi: avulso da sperimentalismi come da tentazioni avanguardistiche. Scrivere bene significa scrivere in modo chiaro e comprensibile? O meglio: scrivere bene significa aver qualcosa da dire – possibilmente anche di nuovo e di originale – ed esprimerlo in modo intellegibile prim’ancora che gradevole? La categoria dei ciurlatori nel manico, ovvero di chi si sottrae alla promessa compiuta alla dèa comunicazione, è vasta...

Consenso informato

By on Dic 3, 2022 in Contemporaneità

L’edizione di questa mattina di Good morning Italia, la rassegna stampa a cui sono abbonato, tra le prime riporta questa notizia: “L’ex dipendente della Cia e della Nsa, Edward Snowden, noto per aver rivelato dettagli di diversi programmi top-secret di sorveglianza di massa dei governi statunitense e britannico, ha ricevuto un passaporto russo e ha giurato fedeltà a Mosca (Guardian)”. Confesso che la frase che più mi ha colpito è “giurare fedeltà a Mosca”. Giuramento compiuto secondo il Guardian (e secondo logica e buon senso) per sventare l’estradizione. Questione di gusti, potrebbe obiettare qualcuno. Sono parecchi anche nel nostro paese quelli pronti a “giurare fedeltà a Mosca” anche senza la necessità di salvarsi da un processo. Anche aggratis, come ormai dicono anche i laureati alla Bocconi. Ora, tralasciando il fatto che lo Snowden in quanto dipendente della Cia avrà a suo...

Gesù era ebreo

By on Nov 27, 2022 in Letteratura

Confesso che di Amos Oz apprezzo assai di più saggi piuttosto che le opere di narrativa. Non è un giudizio critico né tantomeno ha pretesa di esserlo. Per chi come me poco sa della vicenda israeliana, Oz era un riferimento capace di fare chiarezza morale prim’ancora che politica: è stato tra i primi a sostenere la soluzione dei “due Stati” per il conflitto arabo-israeliano dopo la guerra dei Sei giorni. Due sue affermazioni dànno un’idea della forza del suo carattere e del pragmatismo della sua visione: “Anche un’occupazione inevitabile è un’occupazione ingiusta” e “Non sono un pacifista, faccio parte del campo per la pace”. Per questo la sua scomparsa ha aperto un vuoto: viene a mancare l’intelligenza di un uomo profondamente onesto. Ma ben al di là della pur fondamentale questione israeliana, è la profondità con cui Amos Oz affronta l’infinitamente più...

La signora Gina dice che

By on Nov 20, 2022 in Comunicazione, Contemporaneità

Tra le dieci cose più fastidiose della vita, immediatamente dopo le briciole di cracker nelle lenzuola e immediatamente prima dell’auto guidata dall’anziano con il cappello piantato in testa, bisogna aggiungere le opinioni della signora Gina sulla storiografia. Per chi non lo sapesse, la signora Gina è la vicina di casa che ha sostituito per ragioni anagrafiche la famosa casalinga di Voghera, l’esemplare figura retorica che dobbiamo al genio di Beniamino Placido. La signora Gina e i suoi inconsapevoli seguaci si riconoscono immediatamente per l’incapacità di cogliere la differenza che corre tra un’opinione e una tesi conclamata, un’ipotesi fantasiosa e un dato di realtà accertato. In buona se non buonissima fede, dobbiamo a loro se la nostra epoca sottostà alla prevalenza del cretino, la legge empirica formulata da Fruttero e Lucentini. Ad alimentare, giustificare e infine legittimare...

Letture obbligate di secondo livello

By on Nov 3, 2022 in Contemporaneità

Come gli esami all’università, ci sono letture facoltative e letture obbligate. Le seconde sono considerate tali (inderogabili, inevitabili, necessarie e finanche tassative) da quello che lo spirito del tempo considera essere il canone culturale. Inutile sottolineare come lo Zeitgeist il più delle volte ci acchiappi solo nel lungo se non lunghissimo periodo; a ben vedere un paradosso bello e buono, ma è solo il tempo a stabilire cosa appartiene al canone e cosa invece alla caducità delle mode. Le letture obbligate si dividono a loro volta in due categorie: quelle il cui apporto è fondamentale nella formazione dell’essere umano in quanto tale, e quelle che è indispensabile conoscere per sapere “qui e ora” in che mondo si sta vivendo. Questa madeleine parla delle letture obbligate di secondo livello. Fine della premessa. Sulle cose dell’Est, storia, letteratura e varia umanità, i miei...