Non ho visto “C’è ancora un domani”. Mi rallegra parecchio l’idea che Cortellesi abbia conquistato quel doppio ruolo di interprete e regista tradizionale appannaggio maschile; e in misura ancora maggiore il successo che il suo lavoro sta ottenendo. Le sono grato infine per aver affrontato un tema di grande nobiltà morale prim’ancora che politica: la dignità delle persone. Tuttavia è un film che non vedrò. Spero sia un problema comune a quelli della mia età. Nel qual caso mi sentirei un po’ meno stupido. E’ da un pezzo che non riesco più ad essere spettatore passivo della violenza, in particolare quella di genere. Per dirla tutta, ho interrotto a metà la “Lista di Schindler” e non vedrò mai neppure “Il pianista” di Polański. Lascio ad altri le testimonianze delle donne israeliane torturate da Hamas: mi limito a fidarmi di fonti affidabili. Sento già l’obiezione. Ad essa rispondo che...