Consenso informato

By on Dic 3, 2022 in Contemporaneità

L’edizione di questa mattina di Good morning Italia, la rassegna stampa a cui sono abbonato, tra le prime riporta questa notizia:

L’ex dipendente della Cia e della Nsa, Edward Snowden, noto per aver rivelato dettagli di diversi programmi top-secret di sorveglianza di massa dei governi statunitense e britannico, ha ricevuto un passaporto russo e ha giurato fedeltà a Mosca (Guardian)”.

Confesso che la frase che più mi ha colpito ègiurare fedeltà a Mosca”. Giuramento compiuto secondo il Guardian (e secondo logica e buon senso) per sventare l’estradizione. Questione di gusti, potrebbe obiettare qualcuno. Sono parecchi anche nel nostro paese quelli pronti a “giurare fedeltà a Mosca” anche senza la necessità di salvarsi da un processo. Anche aggratis, come ormai dicono anche i laureati alla Bocconi.

Ora, tralasciando il fatto che lo Snowden in quanto dipendente della Cia avrà a suo tempo giurato fedeltà pure agli Stati Uniti d’America e parrebbe quindi uomo di altalenanti fedeltà, il senso di smarrimento e di stupore nasce dal fatto che questo paladino della libertà ha affermato nel corso di una puntata del “The Daily Show with Trevor Noah” che “il consenso è significativo solo se è informato”.

Dunque, l’uomo la cui coscienza è stata scossa al punto di dover rivelare al mondo le porcate compiute dal governo del suo paese in associazione con quello britannico, non ha chiesto, giusto per dire, la cittadinanza in Vaticano; l’uomo che, a ragione, ritiene che il consenso sia significativo solo se è informato, l’uomo che dichiara di essere un segnalatore di illeciti (in inglese li chiamano whistleblower) e non un leaker, poiché afferma, “un leaker distribuisce informazioni solo per un guadagno personale“, ha scelto di diventare cittadino del paese i cui governanti ammazzano o, nel migliore dei casi, incarcerano sistematicamente chiunque provi ad esprimere un pensiero anche solo leggermente divergente rispetto alla versione ufficiale.

Cittadino del paese meno informato al mondo, fedele suddito dell’impero del male (mai definizione fu più azzeccata) che da 105 anni vive di menzogna, sopraffazione, violenza organizzata.

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