I teorici del turbo-liberalismo non sono necessariamente cattive persone. Li riconosci perché, come i cani cresciuti in libertà, considerano i controlli e il bilanciamento dei poteri alla stregua di insopportabili guinzagli e museruole. L’amara vicenda dei Boeing 737 caduti a causa di un “culmine orribile di errori, difetti di ingegneria e cattiva gestione” volta ci ricorda per l’ennesima che il capitalismo è un animale selvatico che va tenuto a bada.
Il documento del Congresso statunitense redatto al termine di un’indagine durata diciotto mesi afferma: “I fatti esposti in questo rapporto documentano un modello inquietante di errori di calcolo tecnici e di orribili errori di valutazione da parte della gestione fatti da Boeing. Illumina anche numerosi errori di supervisione e lacune di responsabilità da parte della FAA che hanno svolto un ruolo significativo negli incidenti del 737 Max”. Quindi hanno i fallito tutti: progettisti, produttori e, quel ch’è peggio, anche i controllori. La domanda d’obbligo sarebbe “perché”. Perché mettere a repentaglio vite umane. Perché ammazzare insieme ai viaggiatori e al personale di bordo pure la propria reputazione. Sarebbe, perché come tutte le domande retoriche è cretina come un pleonasmo. La risposta la sappiamo da un pezzo (“Questa poi la conosco purtroppo”, Don Giovanni/Atto Secondo/Scena diciassettesima): Boeing era in ritardo sulla concorrenza.
Anche se l’aereo continua indiscutibilmente ad essere il mezzo di trasporto più sicuro, come direbbe il signor de Lapalisse quando cade, cade. E quando cade i feriti sono una trascurabile eccezione. Non si perdono soldi, come nel caso dell’incauto acquisto di bond argentini; e neppure il lavoro, come accade quando il capitale migra alla ricerca di una migliore remunerazione. Quando un aereo cade, quando non si controlla la qualità dell’acqua come è accaduto a di Flint, Michigan, si perde la vita. Di norma la nostra.
Il capitalismo è una grande invenzione. Più della trappola per i topi, del motore a scoppio e della macchina per fare le tagliatelle a mano. Come tutte le grandi invenzioni, quelle che cambiando il mondo cambiano la nostra percezione delle cause e degli effetti, va tenuto al guinzaglio e lasciato libero solo nelle apposite aree.