La lettura facoltativa al tempo del Coronavirus è “Schegge di sapienza. Frammenti di saggezza, e un po’ di follia” di Davide Lopez. Psicoanalista talentuoso sino alla genialità definisce la società post-moderna “società di Gesù bambino”: il mondo in cui le diversità individuali sono annullate in modo nichilistico e distruttivo, e le responsabilità polverizzate sino all’annullamento. Una società dominata dalla gioia maligna di “tirare giù” chi aspira al cambiamento e alla propria realizzazione; una società nella quale gli individui sono prigionieri del circolo vizioso narcisismo-masochismo e concepiscono la volontà di potenza come prevaricazione.
Se vi sembra un giudizio eccessivo, pensate allo spettacolo di esibizionismo, di cialtroneria, di incompetenza non si sa se più arrogante o più presuntuosa ammannito in queste settimane da chi ha (avrebbe) la responsabilità di governo. Una ferita su cui giornali e televisioni in caccia di facile audience hanno versato ogni giorno il sale urticante della fine del mondo. Poteva andare diversamente nell’unico paese al mondo in cui il populismo sta sia al governo che all’opposizione?
(Nel frattempo, mentre i governatori pretendono la loro brava autonomia – dopo la “sanità locale” avremo i fusi regionali? L’ora dell’Abruzzo, della Lombardia e delle Calabrie? – i giudiziosi italiani fanno la loro brava scorta di carta igienica).