Sono gli uomini nel senso di individui che fanno la differenza. In un senso o nell’altro. Sono i singoli e non già le masse coloro che smuovono le montagne, cambiano la realtà e il modo di percepire la realtà. Oggi che i media annunciano la morte di Casaleggio, cervello pensante dei 5 Stelle, ne abbiamo (ne avremo presto) la riprova. Nel frattempo accontentiamoci della silloge delle sue (spesso deliranti) affermazioni su democrazia, tecnologia e controllo sociale, e dei panegirici espressi dai suoi piccoli e grandi fan. (Impareggiabile e quindi imperdibile quello del povero Fo Dario, la dimostrazione vivente dell’imbecillità dei signori che con radicale sprezzo del ridicolo assegnano il Nobel per la Letteratura con modalità a membro di segugio).
Cosa accadrà ora a chi non ce la fa senza un vate, una guida, un conducator? Ho visto gente piangere alla notizia che il loro personal trainer cambiava paese, per non parlare della perdita del coiffeur di fiducia. Non dubito che ci sarà qualcuno, più di uno temo, che anche stavolta parlerà di manovra o complotto. Gli uomini, anche quelli che fanno la differenza, sono mortali purtroppo. Solo gli dèi luminosi e l’imbecillità non muoiono mai.