Leggo su “La Stampa” di oggi una rettifica. Riguarda la bambina di otto mesi uccisa a Gaza. Pare che non siano stati i lacrimogeni, era malata da tempo. Così coerentemente il suo nome è stato cancellato dalla lista dei “martiri” palestinesi uccisi sulla Striscia di Gaza il 14 maggio scorso. La storia della sciagurata piccina condotta alla manifestazione dai genitori era quella che aveva più colpito l’opinione pubblica mondiale.
Un medico palestinese “ha rivelato all’agenzia Associated Press che la piccola era già malata e che non credeva che fossero stati i lacrimogeni a causare la morte. Il portavoce del ministero della Salute, Ashraf al-Qidra, ha poi detto che è stata aperta un’inchiesta dal ministero della Giustizia. Le famiglie dei “martiri” ricevono compensazioni in denaro dall’Autorità palestinese e anche per questo i casi devono essere accertati dai ministeri competenti”.
Nel caso vi girasse per casa un parente molesto – suocera prepotente, nonno psicopatico o una zia Peppina logorroica impenitente – che non sapete più contenere, la soluzione per trasformare lo stress in profitto la si trova. Mal che vada, la colpa sarà d’Israele.