Buongiorno mister Hyde

By on Mag 31, 2018 in Contemporaneità

Mai avrei pensato che avrei odiato la politica. La commedia umana di queste ultimi mesi, settimane, giorni e minuti, è stata la droga che ha risvegliato il mister Hyde che sonnecchiava in me. Indecisa se stare nel solco della farsa o mutare in tragedia, la rappresentazione che tiene in bilico le nostre vite è la conseguenza di decenni di cinismo stupido e cieco, di assenza di volontà e di coraggio prim’ancora che d’intelligenza progettuale. Un’intera classe politica incapace di concepire non dico un’idea di nazione, ma un progetto sia pure piccolo e modesto, dotato di senso e funzionalità. Negli ultimi trent’anni anni sugli scaffali della politica la scelta che ci è stata concessa è stata tra l’incompetenza e il servilismo. Molti di noi hanno per l’ennesima volta aderito ad un ideale di bandiera; altri hanno inseguito (ingenuamente? colpevolmente?) il simulacro del cambiamento. Peccato...

La lista

By on Mag 27, 2018 in Contemporaneità

Leggo su “La Stampa” di oggi una rettifica. Riguarda la bambina di otto mesi uccisa a Gaza. Pare che non siano stati i lacrimogeni, era malata da tempo. Così coerentemente il suo nome è stato cancellato dalla lista dei “martiri” palestinesi uccisi sulla Striscia di Gaza il 14 maggio scorso. La storia della sciagurata piccina condotta alla manifestazione dai genitori era quella che aveva più colpito l’opinione pubblica mondiale. Un medico palestinese “ha rivelato all’agenzia Associated Press che la piccola era già malata e che non credeva che fossero stati i lacrimogeni a causare la morte. Il portavoce del ministero della Salute, Ashraf al-Qidra, ha poi detto che è stata aperta un’inchiesta dal ministero della Giustizia. Le famiglie dei “martiri” ricevono compensazioni in denaro dall’Autorità palestinese e anche per questo i casi devono essere accertati dai ministeri competenti”. Nel...

Opzione Oz (lo scrittore, non il mago)

By on Mag 17, 2018 in Contemporaneità

La storia di Leila, la neonata morta soffocata dai gas lacrimogeni a Gaza, è a suo modo esemplare. La cronaca racconta che la madre – vicina al movimento Hamas, non esattamente un’associazione per la promozione del bricolage – era “uscita a manifestare”. A casa la piccola ha iniziato a fare ciò che i neonati spesso fanno, piangere. Lo zio, sprovveduto, mentecatto o entrambe le cose, ha pensato che la soluzione migliore fosse portarla dalla madre che nel frattempo aveva conquistato la barriera che separa la striscia da Israele. Un luogo non propriamente simile all’area relax dell’Ikea. Inevitabile domandarsi se la chiave sia la disperazione o l’imbecillità. La prima induce a compiere atti insensati poiché si è “fuori dalla speranza” e non ci si aspetta più nulla. La seconda ti rende preda ideale di chi, con cinismo e freddezza, ti manipola e ti usa. Ora, inevitabilmente, si...

Suggestioni

By on Mag 11, 2018 in Contemporaneità

“Sovranismi suggestivi” ha dichiarato il Presidente Mattarella. “Però inattuabili” ha precisato. Sovranismo è una parola di recente spaccio. Secondo la Treccani significa “Posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione”. Giusto per intenderci, un esempio classico di “sovranismo” sarebbe la Brexit. A sovranismo preferisco di gran lunga nazionalismo, molto più spiccio. Fu il nazionalismo, da non confondersi con il patriottismo, l’origine degli sbudellamenti avvenuti in Europa nel corso del Novecento. Sommando i due conflitti, il costo in vite umane è un assegno tondo di oltre 60 milioni di vittime. A proposito di vittime, Angela Merkel ha dichiarato che l’euro, la moneta che non piace...

Lola non andare a scuola, basta la parola, balla il Charleston

By on Mag 9, 2018 in Contemporaneità

“Studente frattura il naso con un pugno a un docente ad Avellino” è in ordine temporale l’ultima aggressione di cui la cronaca narra.  Pare che l’insegnante lo stesse rimproverando per l’uso diciamo disinvolto del motorino nel cortile di scuola. Sceso dal mezzo la creatura, un volitivo diciassettenne, ha sferrato il pugno che ha messo ko l’insegnate. Fine dell’incontro: lo studente in aula come se nulla fosse, l’insegnante al pronto soccorso a rimuginare (rimuginare?) se fosse il caso o meno di sporgere denuncia. L’allegra commediola (m’immagino lo spasso dei presenti) mi riporta alla mente le polemiche suscitate dall’amaca di Michele Serra di un paio di settimane fa riguardo ai comportamenti tendenziali dei fanciulli delle classi così dette “alte” rispetto a quelli che un tempo avremmo deamicisianamente chiamato “figli del popolo”. Ovviamente di sociologia avellinese immagino di...